Dietro al complotto, l'ulivo crepa
Non è il primo caso di catastrofi usate da lobby e multinazionali per speculare e portare avanti i propri interessi”. Il Movimento 5 stelle cavalca le tesi della procura di Lecce sul “caso Xylella”, anche se per i grillini in realtà si tratta di “presunto caso Xylella” o di “caso di presunta Xylella”. Per i senatori del M5s la malattia del disseccamento rapido degli ulivi che si sta diffondendo in Salento non sarebbe causata dalla Xylella e viene messa in dubbio la presenza di questo batterio da quarantena, potenzialmente devastante anche per altre colture, che sta preoccupando tutta Europa. Se il batterio è innocuo non si capiscono le assurde accuse di diffusione di malattia lanciate contro i ricercatori. E’ difficile trovare un senso in questa storia che vede gli scienziati alla sbarra. Di certo c’è che per il M5s dietro tutto ciò c’è una strategia che fa gli interessi della mafia, della speculazione, delle multinazionali, e potremmo continuare. Si parla già di un altro livello di mandanti occulti e viene proposta una commissione d’inchiesta (che non si nega mai).
“Ci hanno detto che siamo dei complottisti – dicono i grillini in conferenza stampa al Senato – ma il vero complotto lo hanno organizzato ben altri poteri nascosti”, confermando in un sol colpo di essere complottisti senza comprenderne il significato. Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse tragica, anche il governatore Michele Emiliano è appiattito sulle tesi illogiche dei suoi ex colleghi magistrati. Mentre la politica dà la caccia ai fantasmi e con la struttura tecnico-scientifica che si occupava dell’emergenza decapitata dall’indagine, la Xylella avanza indisturbata.