Zika, il virus che uccide i bambini: raddoppiati gli aborti
Il virus Zika ha già cambiato la vita delle donne latino americane. Secondo uno studio della Lyndon B. Johnson School of Public Affair dell’Università del Texas, pubblicato sul New England Journal of Medicine, dopo l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità il numero delle richieste di aborto da parte delle donne incinte residenti nei 19 paesi dell’America latina sarebbe più che raddoppiato. Il dato viene dall’analisi delle richieste arrivate alla Women on Web, un’organizzazione no profit che aiuta le donne americane ad accedere ai servizi per l’aborto nei paesi dove l’interruzione di gravidanza non è legale o troppo costosa. Le richieste alla Women on Web sono passate dal 36 al 108 per cento. Secondo lo studio, la maggior parte delle donne che contatta l’organizzazione esprime preoccupazione per la risposta che il proprio governo ha dato nel contenere l’epidemia.
Il virus Zika si trasmette alle persone, principalmente, attraverso la puntura di una zanzara Aedes. L’infezione decorre in maniera asintomatica nella maggior parte dei casi, ma gli scienziati ritengono che la puntura della zanzara infetta sulle donne incinte possa provocare microcefalia e malformazioni al nascituro, oltre che la sindrome di Guillain-Barré. Ci sono stati casi di una possibile trasmissione per via sessuale del virus, ancora non confermati scientificamente.
Tra i trattamenti consigliati dall’Oms per contrastare Zika, non essendo ancora stata trovata una cura, c’è la contraccezione e l’aborto terapeutico. Come se uccidere i bambini sia l’unica soluzione all’epidemia.
cattivi scienziati
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