"Chi è contro i vaccini è un cretino". Burioni smonta le balle del grillino Nogarin
Il medico spiega che chi non vaccina i propri figli mette in pericolo tutti e se la prende con il sindaco di Livorno che invece parla di "forzature insopportabile" e boccia l'obbligo per tutti i bambini
Il medico Roberto Burioni risponde a distanza al sindaco di Livorno, il grillino Filippo Nogarin, che ieri sulla sua pagina Facebook ha definito “una forzatura insopportabile” l'obbligo dei vaccini per i bambini. L'ordinario di Microbiologia e Virologia alla facoltà di Medicina dell'università San Raffaele di Milano ribadisce che “i vaccini sono sicuri ed efficaci, e chi dice il contrario è naturalmente un cretino”. Nogarin sostiene di essere “favorevole alla vaccinazione come mezzo per debellare le malattie più gravi”, ma cade in evidente contraddizione nello stesso post: da un lato parla di “prevenzione”, ma scrive che “la scelta deve essere individuale altrimenti si deresponsabilizza l’individuo e questo è molto pericoloso”.
Ancora, per l'ingegnere aerospaziale Nogarin “al momento non ci sono emergenze sanitarie talmente gravi in Toscana da imporre un provvedimento di questa portata”. Burioni, che ha scritto il libro Il vaccino non è un'opinione di cui il Foglio ha pubblicato ampi stralci in anteprima, smonta anche questa argomentazione: “Le emergenze in Toscana non ci sono perché la gente si vaccina, ma se smettesse di vaccinarsi arriverebbero sicuramente”. Facendo un sagace parallelo tra la scelta di non vaccinare e guidare ubriachi, Burioni spiega che “chi non vaccina i figli non mette in pericolo solo i suoi figli, ma anche i figli degli altri e tutta la società”; dunque, secondo lui, lo stato deve “proteggere i più deboli e i più sfortunati”, soprattutto chi non si può vaccinare, come un bimbo di 18 mesi affetto da leucemia e morto di morbillo in Lombardia. “Mentre giustamente e doverosamente spieghiamo, sensibilizziamo e convinciamo la gente - conclude il virologo - dobbiamo però intanto obbligarla, secondo me, a non guidare ubriaca e a vaccinare i propri figli. Altrimenti, mentre educhiamo e lasciamo scegliere in base alla 'libertà del singolo', quell'automobilista ubriaco o quel virus che circola potrebbe uccidere proprio noi, e da morti di libertà ce ne sono poche”.
Va detto che la sortita di Nogarin non è piaciuta a gran parte degli utenti Facebook che hanno commentato il suo post. Per tutti valgono le parole di Giuseppe: “Questa posizione è ridicolmente stupida. Da persona vaccinata non me ne può importare di meno se una qualsiasi persona non vaccinata di sua sponte muore, sua la scelta liberissima, suo lo sbaglio madornale. Ma con l'obbligo della vaccinazione non si salva la vita solo a chi non vuole, ma anche a chi non può fisicamente vaccinarsi per motivi fisiologici. Chi non si vaccina è un pericolo per la salute propria e per quella altrui e non merita di essere nato in un paese del primo mondo che mette a disposizione tali privilegi”.
cattivi scienziati
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