Proprio sicuri che l'orso polare emaciato sia un effetto dei cambiamenti climatici?
Il video, pubblicato da National Geographic, è diventato virale. Ma studiosi e giornalisti avanzano dei dubbi sul legame tra le condizioni dell'animale e il riscaldamento globale
Il video ha fatto il giro del mondo, rilanciato soprattutto da chi ha fatto della battaglia contro i cambiamenti climatici la propria ragione di vita. “Ecco le immagini choc dell'orso polare che muore a causa del riscaldamento globale" hanno scritto in molti. E le immagini, pubblicate da National Geographic, un certo effetto sicuramente lo fanno. Con l'orso che, esausto ed emaciato, si trascina alla ricerca di cibo. A girarle sono stati Cristina Mittermeier e Paul Nicklen, due biologi co-fondatori del gruppo Sea Legacy che si occupa della “salute” dei nostri oceani. Il video risale a fine agosto, il paesaggio è quello dell'isola di Baffin, territorio canadese tra la baia di Hudson e la Groenlandia. L'obiettivo di Nicklen, scrive National Geographic, era quello di mostrare gli effetti, mortali, dei cambiamenti climatici. Che, è la teoria preminente, hanno aumentato il periodo tra lo scioglimento del ghiaccio marino e la sua ricomparsa. Tradotto: gli orsi polari hanno un periodo più lungo in cui devono sopravvivere grazie alle loro riserve di grasso. E il protagonista del filmato, è prova evidente che ciò non può accadere.
Ora però, mentre in molti si indignavano e condividevano il video rendendolo virale, la Bbc ha provato a farsi una semplice domanda: siamo proprio sicuri che quell'orso morente sia l'effetto del cambiamento climatico?
I dubbi, per la verità, non mancano. Lo stesso National Geographic, ha pubblicato un articolo per rispondere a domande e obiezioni che sono state avanzate da lettori e non. “L' orso polare - si legge nella versione italiana della rivista - sta morendo di fame. La sua figura sottile e le ossa sporgenti lo mostrano chiaramente, e i muscoli atrofizzati suggeriscono che stia soffrendo la fame da molto tempo. Senza una necropsia totale è quasi impossibile stabilire se l’orso abbia una qualche patologia. Sappiamo che alcuni contraggono parassiti, ma al pari di altre specie di orsi non sono molto inclini ad ammalarsi”.
E ancora: “È evidente che l’orso del video è gravemente denutrito - ha detto lunedì in un’intervista Steven Amstrup, scienziato capo di Polar Bears International - Mostra chiari sintomi di inedia”.
La fotografa Mittermeier, invece, ha spiegato che “anche se non posso affermare con certezza che questo orso stesse morendo di fame per colpa del cambiamento climatico, so per certo che gli orsi polari fanno affidamento sul ghiaccio artico per poter cacciare. Il rapido riscaldamento dell'Artico comporta la scomparsa del ghiaccio per lunghi periodo dell'anno. Per queso motivo gli orsi devono venire sulla terraferma dove non sono però in grado di catturare le loro prede, ovvero foche e leoni marini, finendo per morire lentamente di fame”.
La correlazione tra la morte dell'orso e gli effetti del cambiamento climatico è sta messa in discussione dal quotidiano canadese National Post che ha sentito abitanti e studiosi che operano nella zona. E ha spiegato che, anche se lo scioglimento dei ghiacci ha e può avere effetti negativi sugli orsi, questi dipendono soprattutto da dove vivono. La situazione sull'isola di Baffin è al momento “stabile”. Un abitante ha invece raccontato che non è inusuale vedere, durante quella stagione, orsi in condizioni del genere.
Il biologo Jeff Higdon, su Twitter, ha ipotizzato che l'orso possa essere affetto da un'aggressiva forma di cancro.
Now, for what I think ("think" being the operative word, because I def don't know with any certainty) is going on with this particular PB - it has an aggressive form of cancer.
— Jeff W. Higdon (@jeffwhigdon) 9 dicembre 2017
Insomma forse è tutta colpa dei cambiamenti climatici, forse no, di certo c'è che i due fotografi-biologi che hanno girato il video non hanno salvato l'orso (e qui spiegano perché) e nessuno sa se sia morto o meno. Nicklen è convinto che sia deceduto uno o due giorni dopo che lo ha filmato. Sarà vero?
cattivi scienziati
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