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Editoriali

Il “virus misterioso” era la malaria. Bastava aspettare prima di seminare panico

Redazione

Non moriremo di Covid congolese. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha confermato che si tratta di “una combinazione di infezioni respiratorie virali comuni e stagionali e malaria falciparum, aggravata da malnutrizione acuta”

Alla fine, nella Repubblica democratica del Congo non era scoppiata alcuna pandemia capace di terrorizzare il mondo. Non c’erano virus misteriosi che per qualche giorno, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, avevano fatto pensare a nuovi lockdown da decretare con urgenza, mascherine da stipare negli armadi domestici e quintali di gel igienizzante da spalmare sulle mani. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha confermato quanto già aveva spiegato il ministero della Salute congolese e cioè che quel che si era verificato nel remoto distretto di Panzi, nella provincia di Kwango (a diverse centinaia di chilometri dalla capitale Kinshasa), era “una combinazione di infezioni respiratorie virali comuni e stagionali e malaria falciparum, aggravata da malnutrizione acuta”.

 

Combinazione che “ha portato a un aumento di infezioni gravi e decessi, colpendo in modo sproporzionato i bambini di età inferiore ai cinque anni”. Tra le virostar, assurte alla gloria nei mesi della contabilità di ricoverati e deceduti per Covid, c’era già chi segnalava l’allerta: non si sa cosa sia, non sappiamo quanto si diffonde, non è certa la carica virale del morbo. Giornali e tv parlavano di casi sospetti in Italia, una febbre altissima qua, un'emorragia là. Isolamenti e quarantene per amici e parenti. Si studiavano le distanze sulle mappe: è più lontana da Roma Wuhan o Panzi? Tutto questo prima del verdetto: non era niente di nuovo rispetto a quanto già si sapesse. Roberto Burioni, a cavallo delle feste natalizie, aveva detto in tv: “Se chi di dovere attendesse un paio di giorni dando notizie certe invece di seminare inutile panico con il dubbio, saremmo tutti più felici”. E si eviterebbe di portare acqua al mulino sempre in funzione di complottisti, No Vax ed esseri umani di buona volontà convinti che la malaria si possa curare con una buona tisana serale.