Si avvicina la maturità e gli studenti abboccano alle fake news
La campagna di sensibilizzazione contro la diffusione di bufale sulle tracce degli esami di stato 2018
Con l'arrivo delle prove di maturità molti studenti cercano informazioni sugli esami, rischiando di credere alle notizie false che circolano in rete. Un sondaggio di Skuola.net mette in guardia dalle fake news e dalle truffe, raccontando come alcuni siti cerchino anche di vendere le ipotetiche tracce degli scritti.
Per questo motivo, la Polizia postale insieme al portale dedicato al mondo della scuola, sta seguendo il progetto "Maturità al sicuro" per il decimo anno consecutivo. L'iniziativa vuole sensibilizzare gli studenti a non perdere tempo cercando presunte tracce d'esame invece di studiare.
Dallo studio è emerso che su un campione di circa 3.000 studenti del quinto anno, 1 su 5 crede di poter trovare su internet le vere tracce delle prove d'esame prima dell'inizio della maturità. Il 48 per cento dei maturandi teme di poter essere ''perquisito'' dai professori di commissione. Il 18 per cento pensa che la scuola sia "schermata", cioè isolata dalla rete telefonica, per impedire l'accesso ai telefonini, infatti il 12 per cento dei maturandi si aspetta di trovare commissari d'esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari.
Per il 35 per cento dei ragazzi l'utilizzo del cellulare per ricevere le soluzioni delle tracce dall'esterno (mentre la prova è in pieno svolgimento) non costituisce un reato.
La Polizia e Skuola.net hanno realizzato un video diffondendo una falsa notizia per mettere alla prova i ragazzi e i loro genitori. Così, ad alcuni maturandi è stato chiesto di diventare complici di uno scherzo telefonico chiamando i propri genitori e chiedendo loro di poter acquistare le tracce delle prove scritte per 500 euro. Fortunatamente in pochi sono cascati nel tranello.
L'impatto di iniziative come queste è dimostrato dai dati raccolti annualmente da Skuola.net per monitorare il fenomeno. Dal 2014 a oggi, si può notare una riduzione della tendenza a credere alle fake news: negli scorsi anni era un ragazzo su 3 ad essere convinto di poter conoscere le tracce d'esame in anticipo su internet.
Questo articolo fa parte del progetto di alternanza scuola-lavoro che il Foglio ha attivato con l'Istituto Sant'Anna Giulia Falletti di Barolo ed è stato scritto da Arianna Appolloni, Davide Di Filippo e Alessia Sabatino.
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