Che ci siano difficoltà a organizzare la riapertura delle scuole a settembre è ovvio. Nelle nuove condizioni richieste per evitare una ripresa autunnale della pandemia servono più spazi, più docenti, più impegno da parte di tutti. Mentre gli insegnanti, i dirigenti scolastici, gli enti locali stanno preparandosi ad affrontare la nuova situazione in modo da poter assicurare agli studenti le migliori condizioni, sanitarie e didattiche possibili, i sindacati della scuola remano contro. I sindacati, non i docenti, come dimostra il fallimento clamoroso dell’ultimo sciopero proclamato per protestare contro il rifiuto di far entrare in ruolo decine di migliaia di docenti senza nemmeno un simulacro di concorso. L’obiettivo delle sigle sindacali non è quello di partecipare allo sforzo collettivo facendo valere gli interessi della categoria che dovrebbero rappresentare: è quello di scardinare quel che resta di un sistema meritocratico secondo la linea del “todos caballeros”.
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