Da qualche giorno la ministra Lucia Azzolina cerca di uscire dall’angolo del ring grazie a un’espressione non politica ma probabilistica. Prima il concetto lo ha presentato in modo figurato, dicendo e ridicendo che la scuola non è un castello incantato, un luogo riparato magicamente dai pericoli. Poi ha cominciato a generalizzare, con una formulazione più stringata, da enunciato matematico, affermando che, di fronte a tante difficoltà, il rischio zero non esiste. Anzi, che non esiste in generale l’azzeramento della rischiosità.
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