verso il rientro in classe
Scuola, le domande ancora senza risposta a dieci giorni dall'inizio
Dal controllo del green pass alla sostituzione del personale sprovvisto di certificazione, i presidi aspettano chiarimenti. Il rischio è una pioggia di contenziosi
Mancano dieci giorni all'inizio del nuovo anno scolastico e ancora, secondo i presidi, le risposte fornite dal ministero per garantire il rientro in aula non sono sufficienti. Il giudizio, netto e preoccupato, è dettagliato in un comunicato stampa dell'associazione nazionale presidi (Anp). "L’avvio ordinato delle attività è pregiudicato da problematiche a cui non è stata ancora fornita una soluzione efficace e univoca", afferma il presidente, Antonello Giannelli: "L’individuazione delle soluzioni non può né deve essere lasciata alla libera interpretazione delle scuole e dei dirigenti scolastici: si tratta di questioni complesse che devono essere affrontate a livello nazionale”.
Il problema, dunque, è che ci sono ancora troppe zone grigie su cui, si teme, dovranno mettere una toppa i presidi in assenza di chiarimenti ministeriali. L'elenco è presto fatto: chi controllerà il famigerato green pass nelle scuole, si chiede l'Anp? Già, perché il controllo quotidiano della certificazione verde non può essere improvvisato se si vuole che sia efficace e nelle scuole si registra già "un’insufficiente disponibilità di risorse umane contemporaneamente impegnate nello svolgimento di altri compiti".
C'è poi da capire come gestire la sostituzione del personale non provvisto di certificazione verde, nel rispetto del diritto allo studio degli alunni. "Ricordo - sottolinea Giannelli - che da una parte si dispone che l’incarico di supplenza sia conferito al quinto giorno di assenza del titolare anche nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e dall’altra, non si è in possesso di indicazioni certe sul termine di durata del contratto di supplenza a causa dei presupposti stessi del rilascio della certificazione verde".
Un'altra questione riguarda i tempi di validità del certificato: cosa succede, si domanda l'Anp, al personale che ha il green pass in scadenza in prossimità dell'inizio dell'anno scolastico?
Le domande non finiscono qui.
"In base alla nota del ministero dell’istruzione n. 900 del 18 agosto 2021 e in difformità rispetto a quanto riportato nel protocollo di intesa tra ministero e parti sociali del 14 agosto 2021, le scuole dovranno utilizzare le risorse per effettuare tamponi al solo personale “fragile”. A quale indicazione dovranno attenersi i dirigenti scolastici, a quella contenuta nel protocollo o a quella riportata nella citata nota?
Se le scuole devono effettuare una simile attività di screening, chi ne decide la cadenza e i destinatari? In altri termini, lo screening sarà effettuato su richiesta del dipendente o sarà il dirigente scolastico, d’accordo con le autorità sanitarie, a determinarne cadenza e possibili beneficiari?
Quando le scuole potranno disporre di indicazioni chiare sulla gestione del coinvolgimento degli alunni fragili nelle attività didattiche, atteso che il decreto sostegni bis rimanda a una apposita ordinanza oggi non ancora emanata?"
Senza chiarimenti su questi fronti il timore dei presidi è quello di ritrovarsi di fronte a contenziosi con docenti e personale scolastico, ricominciando uno stop and go nei singoli istituti che pregiudica una ripresa stabile della didattica in presenza.
generazione ansiosa