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Editoriali

Contro la scuola in quarantena

Redazione

Perché il governo rischia la tempesta perfetta sulle medie e le elementari

La quarantena non è più equiparata a malattia. Lo ha comunicato l’Inps con una circolare del 6 agosto, ma la decisione è retroattiva e si applica a tutto il 2021. L’Inps ha finito i 660 milioni che aveva dedicato per il 2020, e nessuna copertura è prevista per il 2021. Di conseguenza tutti i dipendenti che da gennaio scorso non sono andati a lavoro per rispettare l’isolamento fiduciario, diversamente da quanto gli era stato promesso, non riceveranno alcun accredito in busta paga per i giorni persi, a meno che a rimetterceli sia l’azienda. La cifra è di mille euro a dipendente.

 

Privando i lavoratori di copertura retributiva e contributiva il rischio, oltre il danno per chi li ha già persi, è che da oggi nessuno rispetterà più la quarantena, fuggendo il tracciamento. Gli unici, ancora una volta, a finire in isolamento saranno gli studenti. Ancor più dell’anno scorso. Quest’anno infatti ai milioni spesi per i banchi a rotelle ne sono stati aggiunti 100 per lo screening scolastico. Secondo le bozze dovranno essere gli stessi genitori ad effettuare i tamponi ai bambini presi a campione. Le scuole saranno l’unico luogo tracciato e quindi sarà facile dire “il virus è nelle scuole”. E di conseguenza sarà facile chiuderle.

Se per il personale scolastico e le superiori la soluzione è nel vaccino, anche valutando l’obbligo, restano elementari e medie con bambini fino ai 12 anni che al momento non potranno immunizzarsi. Che fare se uno di loro risulta positivo? Finestre aperte, mascherine, distanziamento, banchi a rotelle, vaccini ai familiari e agli insegnanti, basteranno a evitare la quarantena per tutti i compagni? Cosa rischiano, davvero, i bambini a scuola? Negli accordi e circolari per il prossimo anno ancora non si dice nulla del protocollo da seguire in caso di positivo a scuola. Se non viene aggiornato si rischia, come lo scorso anno, ogni due positivi di chiudere per 15 giorni tutto il plesso. E considerando l’alto numero di salivari che saranno fatti, il pericolo vero è di aprire e richiudere le scuole ogni 15 giorni. Vanificando tutti gli sforzi, dei vaccini come dei banchi a rotelle.

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