editoriali
Dad e quarantene, rendiamo la vita facile alle scuole. Le proposte delle regioni
Riuniti a Roma, i governatori hanno preparato un documento che semplifica le regole sull'isolamento dei positivi asintomatici e sulla didattica a distanza. "Dobbiamo cambiare approccio", chiedono al governo
Semplificare la vita dei vaccinati. Anche a scuola. Le regioni hanno elaborato un documento che propone di aggiornare quell’insieme di nuove regole sempre più somigliante a una sorta di percorso a ostacoli. In queste prime settimane infatti le distinzioni per stato vaccinale e le variabili legate all’età dello studente, tipologia della scuola frequentata e numeri di soggetti positivi presenti in classe hanno messo a dura prova il sistema nervoso di migliaia di genitori oltre ad aver mandato al manicomio dirigenti scolastici e di Asl.
Il punto chiave sul quale i presidenti delle regioni insistono con il governo è lo stesso che suggerivano da tempo su queste pagine: ai fini della didattica a distanza, distinguere tra alunni vaccinati e non, procedendo alla sospensione della didattica in presenza solo per i soggetti sintomatici. E, soprattutto, non introdurre arbitrarie distinzioni per gli under 12. In questo modo, così come avviene per le scuole medie e superiori, anche alle elementari in caso di due alunni positivi non dovrà tornare a casa l’intera classe ma potrà essere garantita ai bambini vaccinati la continuità della didattica in presenza. Questo, tra l’altro, sarebbe anche un segnale importante per premiare l’ottimo andamento della campagna vaccinale per la fascia 5-11 anni che a circa un mese dal suo avvio è già arrivata a sfiorare quota 30 per cento di vaccinati.
Altro elemento sul quale si potrebbe lavorare è quello sulla durata della quarantena, se non altro per coordinare i tempi della scuola a quelli di tutte le altre attività rendendo così più coerente l’insieme delle regole. Se un vaccinato è soggetto a isolamento di 7 giorni in caso di positività e autosorveglianza di 5 giorni in caso di contatto stretto con positivo, non si vede perché uno studente vaccinato debba essere allontanato per 10 giorni dalla classe in caso di positività o contatto con un positivo. Ma ora l’importante è sbrigarsi, per evitare di far perdere ulteriore tempo ai ragazzi tenendoli inutilmente lontani da scuola.