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i programmi
Latino alle medie, letture dalla Bibbia e storia dell'occidente: ecco la nuova scuola di Valditara
Il ministro dell'Istruzione parla delle "nuove indicazioni nazionali" pubblicate ieri: "E' fondamentale capire chi siamo e da dove veniamo"
Latino alle medie (opzionale ma curricolare), più poesia e storia dell'occidente. E spazio alla Bibbia, da mettere sullo stesso piano dell'Odissea. Sono le direttrici dei nuovi programmi scolastici introdotti dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. Che ha spiegato le novità in un'intervista al Corriere della Sera. "Le nuove indicazioni nazionali pubblicate ieri entreranno in vigore dal settembre 2026, perché dobbiamo dare il tempo alle case editrici, ultimata la consultazione pubblica, di scrivere i nuovi libri di testo. I programmi delle scuole superiori cambieranno dall'anno successivo", premette il ministro. Si parte, quindi proprio dalla reintroduzione del Latino alle medie. "Ora il latino diventa curriculare, ma opzionale. Si tratta di un'ora alla settimana in più, che le scuole decideranno come inserire nell'orario. Farà parte del curriculum e quindi metteremo a disposizione le risorse umane necessarie. Sarà certamente valutato. Perché il latino? Per quattro motivi: è una palestra di logica e abitua al ragionamento; come diceva Gramsci, abitua a studiare; aiuta a capire la grammatica e la sintassi italiana e a esprimersi meglio; è la testimonianza di una civiltà che ha condizionato la civiltà occidentale, la nostra", spiega Valditara.
Una parte corposa delle novità è dedicata proprio al recupero della storia dell'occidente. "E' fondamentale capire chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare. Dedicheremo due interi anni delle elementari a studiare i greci e i romani e l'impatto del Cristianesimo sul mondo classico. Mentre egizi, fenici e sumeri si studieranno come civiltà del Mediterraneo in terza elementare, dove si contrae la parte dedicata ai dinosauri e alla preistoria. E poi sarà raccomandata un'attenzione alla parte più recente della storia: dalla Seconda guerra mondiale alla fine del secolo scorso", aggiunge Valditara.
Maggior spazio, poi, verrà dato anche alla lettura della Bibbia. Questo perché, dice ancora il titolare dell'Istruzione, "come l'Iliade e l'Odissea, è una grande testimonianza culturale. Penso all'Ulisse di James Joyces come a un esempio di quanto vitale sia questa tradizione nella cultura europea. La Bibbia è a fondamento di molta parte della nostra arte, della nostra letteratura e della nostra musica. L'insegnante leggerà e commenterà con i bambini alcuni passi".