The Tank Il ritorno di Nasrallah e il war footing Ieri il leader carismatico del gruppo armato libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, è apparso in pubblico per la prima volta dal 2008 (qui le foto ; qui il video ) , durante una processione per la festa sciita dell'Ashura (che in Iraq per l’ennesima volta e in Afghanistan per la prima volta è stata segnata da attacchi sanguinosi, ma è un’altra storia). The Tank 06 DIC 2011
Droni for sale Nel giro di quindici mesi anche la marina americana avrà i suoi droni , strumenti imprescindibili nella strategia obamiana nella guerra al terrorismo. Da tempo la US Navy usa un elicottero senza pilota, ma ora che l'efficacia degli attacchi è corroborata da numeri impressionanti agli alti ranghi militari non sono sfuggiti i vantaggi di avere droni armati in mezzo al mare. E dato che costano poco tutti li stati li vogliono, Iran compreso. C'è solo una forza nello scacchiere internazionale che litiga invece di correre a costruire l'elemento fondamentale della guerra in tempo di crisi. Indovinate quale. The Tank 09 NOV 2011
Il rapporto Aiea sulla Bomba iraniana E’ uscito l’atteso rapporto dell’Agenzia atomica delle Nazioni Unite sul programma nucleare dell’Iran. Venticinque pagine che sono le più dure firmate finora dall’organismo di controllo super partes e che affermano che c’è una “dimensione militare” del programma: l’Iran vuole il nucleare anche, anzi soprattutto, come arma. Tre punti ci sembrano particolarmente “damning”, ovvero che inchiodano Teheran alle proprie responsabilità. Redazione 09 NOV 2011
Sirene in azione a Tel Aviv “Day after” in Israele, prove di guerra e difesa contro l’atomica iraniana Gli strike contro le installazioni atomiche iraniane sono su tutte le prime pagine dei giornali ebraici, ma in Israele c’è anche un lavorìo pratico, di massima allerta, per salvaguardare la popolazione civile. Le notizie che filtrano dall’intelligence sono laconiche ma pregnanti: non se ne parla di bombardare Teheran durante l’inverno, il clima non è buono. Intanto c’è una preoccupante frenesia di autodifesa, segno che il governo Netanyahu ha accelerato i piani da qualche settimana. 04 NOV 2011
Israele sull’orlo dell’attacco preventivo all’atomica iraniana Benjamin Netanyahu ed Ehud Barak sono riusciti a convincere la maggioranza dei ministri del loro governo della necessità di bloccare con un’operazione militare il programma atomico iraniano, rimuovendo le perplessità di Avigdor Lieberman. L’incontro ha avuto luogo pochi giorni dopo che una squadriglia dell’aviazione israeliana ha partecipato a un’esercitazione della Nato per operazioni a lunga distanza nella base sarda di Decimomannu. Leggi Bombardare le centrali iraniane Redazione 03 NOV 2011
Bombardare le centrali iraniane Le buone maniere per l’Iran si sono dimostrate finora soltanto un invito a completare il suo progetto nucleare. Ahmadinejad ha già annunciato che le sanzioni sono come un fazzoletto usato da buttare. Gli esperti concordano sui tempi brevissimi prima dell’ora X, dopo la quale il mondo dovrà convivere con l’atomica iraniana. Teheran sta marciando spedito oltre la nostra povera immaginazione verso la costruzione del suo ordigno fatale (lo dirà, pare, anche un rapporto dell’Aiea). Redazione 03 NOV 2011
Quale testa rotolerà al posto di Shalit? Morti o vivi, Israele ha promesso: nessun soldato resta indietro "Figlio mio, torna a casa presto, stiamo diventando vecchi”, ha detto il padre di Yehuda Katz, uno dei tanti avieri israeliani “missing”, scomparsi nelle mani dei terroristi che guerreggiano con Israele. L’angoscia di questo padre è oggi il risvolto della gioia composta con cui Noam Shalit ha accolto l’imminente liberazione del figlio Gilad. Il generale canadese E. M. Burns disse che non riusciva a comprendere come un intero paese, Israele, potesse “impazzire” per un proprio soldato prigioniero 13 OTT 2011
La grandeur di Ankara La sconfitta politica dei generali turchi quali garanti della laicità dello stato kemalista e la rottura delle relazioni diplomatiche tra Turchia e Israele sono avvenute contemporaneamente. Non è un caso. Sono due passaggi chiave della strategia del gruppo dirigente dell’Akp, il partito di governo turco, guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan, dal presidente Abdullah Gül e dal ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu. Carlo Panella 11 SET 2011
La teoria del complotto è il mefitico collante del nuovo Egitto Tre settimane fa tre uomini sono stati arrestati in piazza Tahrir al Cairo perché avevano addosso “valuta straniera” e tatuaggi con le stelle di David, il simbolo di Israele. Armi con il marchio della stella di David sarebbero state trovate in possesso di un giornalista accusato di incitare i giovani ad attaccare la polizia e a dare l’assalto ai ministeri. Come raccontava il Wall Street Journal in un lungo reportage dal Cairo, proliferano nel “nuovo Egitto” le teorie del complotto, la caccia alle “spie” e la fobia verso gli stranieri. Redazione 14 AGO 2011
Piano d’attacco E se bombardassimo il regime siriano? Non sarebbe una buona idea L’intervento in armi contro il regime di Bashar el Assad non è “nemmeno una remota possibilità” per il ministro degli Esteri britannico William Hague e da Parigi la portavoce del ministero degli Esteri della Francia, Christine Fages sottolinea che “le situazioni in Libia e in Siria non sono simili” e “non è prevista alcuna opzione di natura militare” contro il regime di Damasco. Leggi Se l’inflazione si mangia gli Assad Redazione 03 AGO 2011