Froci in divisa, in Israele difendono i confini della democrazia sott’assedio Lo scorso febbraio, oltre a parlare di sfide comuni in medio oriente, l’allora capo degli stati maggiori riuniti degli Stati Uniti, Mike Mullen, aveva discusso con il suo omonimo israeliano Gaby Ashkenazi un argomento che da giorni scalda l’opinione pubblica americana: l’atteggiamento verso i militari che si professano gay. Un tema su cui Tsahal (l’acronimo delle forze armate israeliane) è da vent’anni in cattedra. La macchina di autodifesa militare più temuta è anche la più liberale sull’omosessualità. 21 DIC 2010
Il “bulldozer” che difenderà Israele Tamir Pardo è uno “sciusciuista”. Sono coloro che lavorano nei reparti più segreti dell’intelligence israeliana e che fanno “shhh”, per invitare al silenzio. Non parlano mai del proprio lavoro. Pardo è stato scelto come nuovo capo del Mossad, il servizio segreto di Gerusalemme. Con la sua nomina, il premier Netanyahu ha scritto il finale di una storia iniziata trent’anni fa. Pardo era il braccio destro di Yoni Netanyahu. 05 DIC 2010
Così Hezbollah e l’Iran spingono il Libano al fallimento di stato In Libano, Hezbollah è più pericoloso di una guerra civile. Lo dice Michael Young, editorialista del Daily Star di Beirut e redattore del magazine americano Reason, durante un colloquio con il Foglio. “Il Partito di Dio è un’estensione del regime iraniano – spiega – Non si tratta di un movimento autenticamente libanese e non possiede priorità libanesi”. Amy Rosenthal 15 OTT 2010
Ahmadinejad s’è fermato a Bint Jbeil Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, è arrivato ieri a Bint Jbeil, la cittadina libanese distrutta durante la guerra del 2006 tra i miliziani sciiti di Hezbollah e l’esercito israeliano. Parlando di fronte a migliaia di cittadini e di miliziani, Ahmadinejad ha detto che “i sionisti saranno demoliti” e ha promesso una fine poco dignitosa per Israele. Leggi Così Hezbollah e l’Iran spingono il Libano al fallimento di stato Redazione 15 OTT 2010
L’Islam pigliatutto Il medio oriente si avvia allo svuotamento dei cristiani La tanto decantata eterogeneità mediorientale si sta riducendo alla monotonia di una sola unica religione, l’islam, e a una manciata di idiomi e sparute comunità cristiane. Il rapporto annuale del dipartimento di stato americano dedicato alla libertà religiosa quest’anno esce mentre in Vaticano si discute proprio di medio oriente e del futuro dei cristiani. A giudicare dai dati che emergeranno dal rapporto, non sembra esserci futuro per la cristianità nelle sue terre di origine. Le proiezioni sono a dir poco cupe. Redazione 15 OTT 2010
Valzer con Mahmoud Ahmadinejad è in visita al suo feudo libanese e Unifil gli fa da palo E’ realmente “storica” la visita di Mahmoud Ahmadinejad in Libano, tra due ali di migliaia di sostenitori hezbollah che lanciavano fiori, sventolavano bandiere iraniane e salmodiavano in farsi. Non soltanto perché “il presidente iraniano è arrivato in Libano come un signorotto feudale che fa visita ai suoi vassalli”. Redazione 13 OTT 2010
Ahmadinejad: "Le minacce per la pace arrivano da America e Israele" Così l’Iran è riuscito a penetrare nelle grandi agenzie delle Nazioni Unite L’Iran sta usando le grandi agenzie delle Nazioni Unite per aggirare l’isolamento diplomatico. Il paradosso è ormai visibile in molte delle commissioni del Palazzo di vetro. Oggi il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è presente a un incontro internazionale a New York sul disarmo. “Ahmadinejad parteciperà agli incontri di maggior livello”, ha assicurato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. E’ interessante studiare l’iperattivismo iraniano all’Onu proprio nei giorni in cui si parla degli effetti delle sanzioni sul regime. Leggi La Casa Bianca perde pezzi - Guarda l'intervista del presidente iraniano alla Cnn 23 SET 2010
Il Cremlino non dorme più per colpa di un mercante d’armi Per il governo russo, che gli ha garantito un passaporto e qualche favore diplomatico, Viktor Bout è un uomo d’affari come tanti. Secondo gli investigatori della Cia è il trafficante d’armi più pericoloso al mondo. Lo stesso pensa il giudice della Thailandia che ha deciso di consegnarlo alle autorità americane dopo udienze lunghe e misteriose. Una cosa sola è certa sul conto di Bout: ha l’abilità di trovare accordi, intese e compromessi anche quando sembra impossibile. Luigi De Biase 30 AGO 2010
Crisi di nervi nel golfo Nelle ultime settimane chi prova a osservare la crisi nel Golfo è sopraffatto da voci che si inseguono e si annullano con frequenza febbrile. Lo scontro, per ora freddo, tra il regime iraniano che vuole la bomba atomica e chi cerca di fermarlo ha scatenato la tempesta della disinformazione o, per dirla meglio, delle informazioni che sono impossibili da verificare. Leggi la versione in lingua albanese di Luigi De Biase e Daniele Raineri Redazione 21 AGO 2010