Moussavi ha un lato sinistro segnato da morte e fanatismo Ai primi di maggio agenti in borghese del regime iraniano hanno cercato di distruggere le prove del massacro di 30 mila prigionieri politici. Hanno smosso il terreno di parte del cimitero di Khavaran, a sud-est di Teheran, trasferendo i resti delle vittime. Hanno utilizzato scavatori e camion per sollevare il terreno dove si trovano enormi fosse comuni. Hanno cominciato a sostituirle con terreno fresco. All’epoca il primo ministro con diretta responsabilità su quelle esecuzioni era Hossein Moussavi. 18 GIU 2009
Quanto je rode Sono rimasti senza parole, tramortiti e addolorati, confortati soltanto dal fuso orario che perlomeno ha evitato la diretta in prime time televisivo a canali unificati. Ma come è possibile? No, non può essere possibile. Non è vero. Non può essere vero. “Great to see you, my friend”, con sottolineatura sul “my friend”, più doppia pacca sulle spalle. Di Obama a Berlusconi, non di Berlusconi a Obama. Mancava che gli facesse cucù. Redazione 17 GIU 2009
La meccanica rivoluzionaria a Teheran I falchi di Washington Il risultato elettorale iraniano ha colto di sorpresa la Casa Bianca, convinta che l’offerta di dialogo lanciata dal presidente Barack Obama – prima col discorso di insediamento della presidenza, poi con il messaggio via YouTube e, infine, con le parole pronunciate al Cairo – potesse sortire effetti positivi sul regime degli ayatollah. E’ successo l’opposto, ammesso che fosse realistico riporre speranze e basare una strategia politica su un processo elettorale non democratico e gestito dal clero teocratico. Christian Rocca 15 GIU 2009
Stop per Hezbollah La pioggia di soldi arrivata sul Libano per le elezioni più attese della storia del paese non ha sortito effetto: i risultati dicono che i rapporti di forza esistenti prima sono rimasti intatti e non si sono spostati di un grammo. I cristiani, ago della bilancia, hanno preferito fare vincere i sunniti, meno organizzati e minacciosi degli sciiti, che invece, inquadrati nella loro milizia leale a Siria e Iran, sono una marea montate e prolifica. Redazione 08 GIU 2009
Mai tanti soldi stranieri sono arrivati in Libano per le elezioni E’ sui villaggi maroniti e i pendii boscosi del Monte Libano, sulle cittadine greco-ortodosse del nord, è sui tetti rossi delle case di Zahle, “la sposa della Bekaa”, che presto si addenseranno le nuvole di tempesta che da mesi si stanno formando nella regione. E’ in terra cristiana che si deciderà il voto parlamentare libanese del 7 giugno. Redazione 06 GIU 2009
Le veline di Obama sono maggiorenni Come riferisce Christian Rocca da Washington, l’elemento che spicca nel discorso tenuto da Barack Hussein Obama al Cairo è quello non detto. Leggerete nei quotidiani standard parole gonfie di gioiosa noncuranza come dialogo, religioni del libro, apertura all’islam, disponibilità, equanimità, svolta storica: le veline di Obama sono ben agguerrite, e tutte maggiorenni. Leggi il discorso di Obama in italiano 05 GIU 2009
Da Riad al Cairo - Guarda il video del discorso La voce di al Qaida anticipa Obama che lima il (gran?) discorso Dopo l’incontro riservato con il re saudita, il presidente americano, Barack Obama, arriva questa mattina in Egitto per pronunciare il suo attesissimo messaggio di riconciliazione con il mondo islamico. Ha scelto la vecchia tana del lupo: l’università della capitale. Leggi Il discorso di Obama al Cairo - Leggi Perché mi auguro che Obama se la cavi di Giuliano Ferrara Redazione 04 GIU 2009