Siria e Yemen, Shakespeare in war Tutto l’amore e la violenza del clan siriano degli Assad Un padre che perde un figlio è uguale a tutti gli altri padri, anche se si chiama Hafez Assad ed è un dittatore che ordina stragi e poi scende per strada dicendo che lui sì che protegge il suo popolo. Un padre che perde un figlio non sa, non può nascondere il suo dolore, anche se in decenni di potere ha imparato a insabbiare, a camuffare, a mettere a tacere. Al funerale di Bassel – il figlio designato a succedergli alla guida della Siria, il delfino coccolato, l’erede a un trono che non c’è ma è come se ci fosse – Hafez scoppiò a piangere. 15 GIU 2011
Sei militari feriti Bomba contro gli italiani in Libano, ma Hezbollah scagiona i suoi miliziani La bomba esplosa al passaggio di una pattuglia di Caschi blu italiani nei pressi di Sidone, nel Libano meridionale, era stata piazzata per uccidere. L’entità dell’esplosione avvenuta all’ingresso della città, a quanto pare innescata a distanza con un radiocomando, non lascia spazio a dubbi sulla volontà di uccidere degli attentatori. Sei militari sono rimasti feriti, due in modo grave. Non è detto che nel mirino ci fossero proprio gli italiani. Leggi Una missione vulnerabile Redazione 27 MAG 2011
Una missione vulnerabile L’attentato al blindato dei Caschi blu italiani, nel sud del Libano, fa riemergere le difficoltà e le vulnerabilità della missione Unifil. Nata con l’accordo di tutti alla fine del conflitto del 2006 tra Israele e il Libano, Unifil aveva l’obiettivo di lavorare con l’esercito libanese per disarmare il Partito di Dio, Hezbollah, padrone di quella parte di paese che confina con Israele e programmaticamente impegnato, proprio come l’alleato iraniano, a distruggere il “vicino sionista”. L’Italia è stata da sempre in prima fila nella costituzione di Unifil, ne ha avuto per anni il comando e ancora adesso che ha passato il testimone agli spagnoli schiera quasi 1.800 uomini. Redazione 27 MAG 2011
E’ un medio oriente che cambia Si è a lungo discusso sulla strategia americana nei confronti del medio oriente in rivoluzione, con un occhio di riguardo agli alleati storici, mentre crescevano – e crescono – le preoccupazioni di Israele. Domani il presidente Barack Obama cercherà di fissare alcuni punti con l’atteso discorso al mondo arabo, venerdì incontrerà il premier israeliano Netanyahu e domenica andrà all’Aipac, la potente lobby che difende il diritto di Israele a esistere e a difendersi, dove potrebbe annunciare una visita a Gerusalemme in giugno. Redazione 18 MAG 2011
Cortesie fra (quasi) vicini L’Iran aiuta la Siria a schiacciare la rivolta, ma l’ispirazione è Pinochet La notizia del forte appoggio da parte dell’Iran alle milizie siriane che stanno reprimendo il contagio della rivolta araba, anticipata a marzo da fonti giornalistiche, è stata confermata ieri al Time da un ambasciatore occidentale a Damasco: "Sappiamo per certo che stanno garantendo loro addestramento e armi; è probabile che anche Hezbollah collabori". Carlo Panella 09 MAG 2011
L’ombra di Bin Laden in Palestina Dalla Striscia di Gaza, il premier di Hamas Ismail Haniyeh ha condannato come un crimine americano l’uccisione di Osama bin Laden, definendolo “combattente della guerra santa musulmana”. Per il premier islamico palestinese, la fine di Bin Laden va giudicata come “un assassinio”. Leggi Chiara come il sole - Leggi Ora consegnate il Mullah Omar - Leggi La vendetta, legge della frontiera che l’America ha e l’Europa teme di Lanfranco Pace - Leggi Bin Laden confidential 04 MAG 2011
L’errore blu di Berlusconi Non sa dire le bugie perché non è un politico professionale, e per questo avevamo notato che è amabile e ancora piuttosto amato nonostante tutto. Anche l’ultimo dei politicanti avrebbe detto che la moratoria sul nucleare si è resa necessaria, magari per una “pausa di riflessione”, alla luce dell’incidente di Fukushima, e chiamiamolo incidente. Berlusconi no. Dice come stanno davvero le cose. Leggi Governo duro e diviso sulla Libia, ma con Sarkozy tocca fare buon viso - Leggi Verso una Schengen più stretta. Una lettera alla Ue per rivedere il Trattato - Guarda la puntata di Qui Radio Londra Berlusconi non sa dire bugie (ma sa sbagliare) 27 APR 2011
Quel tragico déjà vu nella ricostruzione dell’omicidio di Arrigoni Dopo l’assassinio di Vittorio Arrigoni e la evidente impossibilità di attribuirne la responsabilità a Israele, Hamas tenta di correre ai ripari ricalcando il modello utilizzato in situazioni del genere da Hezbollah – depistaggi, menzogne, dichiarazioni di estraneità –, che trovò la sua massima espressione nell’attentato all’ex presidente libanese Rafiq Hariri. Non a caso in quella occasione si parlò, in un primo momento, di una cellula qaidista “impazzita”, poi di un presunto kamikaze, Abu Abu Abbas, fino a indicare nell’organizzazione terroristica, guidata dagli allora super ricercati Ahmed Miqati e Ismail al Khatib. di Pio Pompa Redazione 19 APR 2011
La rivolta in Siria sarà lo snodo di tutta la primavera araba Cinquantamila in piazza a Damasco Carlo Panella 15 APR 2011