La rivolta spompata Gli scontri fra l’esercito del Bahrein e la minoranza sciita Hassan Madan, il leader più liberale dell’opposizione in Bahrein, cerca di tenere i sospetti dell’occidente lontano dalle piazze del paese, dove si manifesta da settimane contro il governo. “Iran e Hezbollah non possono avere alcun ruolo nella nostra protesta – ha dichiarato pochi giorni fa al quotidiano al Masry al Youm – Le loro parole possono soltanto complicare i nostri sforzi. Redazione 07 APR 2011
La chance di Gerusalemme Non è difficile comprendere le ragioni dell’apprensione con cui Israele – tutto Israele non soltanto il governo – guarda alla rivolta araba. La prima, mai rilevata ma stranamente intuita dal rais siriano Bashar el Assad, è che con un ritardo di trent’anni la Guerra fredda è finita anche in medio oriente. E’ finito quell’equilibrio tra i campi che la Guerra fredda, anche per merito di Henry Kissinger, era riuscita a imporre nella regione. Carlo Panella 07 APR 2011
La scelta di Israele “Il pessimismo è un lusso che un ebreo non può concedersi”, diceva Golda Meir, che un paio di cose attorno a Israele e alla politica in medio oriente le sapeva. Oggi però Israele ha solidi motivi per essere pessimista. Sempre circondato da un ambiente ostile, da un accerchiamento di regimi arabi che non hanno mai firmato una pace vera, ora vede crollare anche quegli spicchi di panorama che non erano pregiudizialmente e dichiaratamente governati da nemici mortali. Leggi Perché Israele finirà per pagare il conto della primavera araba di Ariel David - Leggi Le tre regole di Yossi Klein Halevi per sopravvivere alle rivolte - Leggi Per capire la paura di Israele basta contare i missili puntati di Giulio Meotti 04 APR 2011
Per capire la paura di Israele basta contare i missili puntati E’ impossibile prevedere che cosa cambierà per Israele, strozzato in mezzo allo straordinario movimento rivoluzionario che investe il medio oriente. Un buon metro di giudizio è sempre stato contare il numero di missili puntati verso lo stato ebraico. Il potere di morte nella regione è salito drammaticamente. Da Gaza è stato appena lanciato un missile iraniano a dieci chilometri da Tel Aviv. Non arrivavano così vicino dal 1991, quando a lanciarli era Saddam Hussein. Leggi La scelta di Israele - Leggi Le tre regole di Yossi Klein Halevi per sopravvivere alle rivolte 04 APR 2011
Damasco teme la fusione del nocciolo del suo esercito sunnita Nel suo momento più difficile il presidente Bashar el Assad, come tutti i rais investiti dal vento di cambiamento arabo, si chiede se potrà contare sul sostegno leale del suo esercito, il vero elemento che decide l’esito delle rivolte. Quattrocentomila uomini per undici divisioni, in maggioranza coscritti, militari di leva che devono servire per un anno e mezzo, e quasi tutti presi dal serbatoio della maggioranza sunnita – che rappresenta l’ottanta per cento della popolazione. Redazione 29 MAR 2011
Occhiaie di riguardo - di Toni Capuozzo In guerra non esiste la verità, ma se ci sei dentro devi almeno vincerla Non è che mi piaccia raccontare le guerre, ma preferirei essere a Tripoli che qui. Perché raccontare le cose che vedi è meglio che stare a casa a pensare. E, a volte, non so cosa pensare. Leggi Come si spiega il successo della politica low profile del Cav. in Libia - Leggi Gheddafi e Sarkozy resistono nei loro bunker, l’Italia prova a fare politica - Leggi Le Amazzoni che hanno costretto Obama a fare la guerra a Gheddafi di Annalena Benini Leggi la cronaca del sesto giorno di guerra Toni Capuozzo 24 MAR 2011
Bye bye Obama Provate a dire al dipartimento di stato americano che l’Arabia Saudita è un fantoccio arabo di Washington, un gigante che alla fine segue sempre e docilmente la linea politica decisa dalla Casa Bianca. Vi guarderanno come pazzi. Provate – ma è più difficile – ad arrivare alla corte di Riad, da dove si governa il regno saudita, e dire che l’America è tradizionalmente prona agli interessi dell’Arabia Saudita perché è impastoiata da troppi interessi petroliferi. Leggi L'esercito spara sui manifestanti nello Yemen 18 MAR 2011
La regia di Riad La repressione saudita in Bahrein scatena la grande rivolta degli sciiti Almeno sette morti tra agenti e manifestanti nelle strade di Manama e imposizione del coprifuoco dalle 16 alle 4 del mattino: l’invio del contingente blindato di mille militari da parte dell’Arabia Saudita e di 500 poliziotti da parte degli Emirati ha segnato una drammatica svolta nella repressione della rivolta degli sciiti del Bahrein. Il re Hamad bin Isa al Khalifa ha scelto di non dare ascolto ai suggerimenti del segretario di stato americano Hillary Clinton, del premier britannico David Cameron e del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Carlo Panella 16 MAR 2011
Sotto la piazza, l’abisso? / 6 Per evitare una Libia come l'Iran una sola strada: aiutare i ribelli Dopo quasi due mesi di rivolte popolari nel Maghreb e nel mondo arabo il futuro della più esplosiva regione del mondo è ancora tutto da decifrare. Di fronte al crollo di regimi autoritari in sella da decenni, la domanda di libertà, democrazia e diritti umani si scontra con la mancanza di immediate alternative e con lo spettro del fondamentalismo islamico. di Alberto Flores d’Arcais Leggi l'intervento di Giorgio Arfaras - Leggi l'intervento di Vittorio Emanuele Parsi - Leggi l'intervento di Giulio Meotti - Leggi l'intervento di Fiamma Nirenstein Redazione 24 FEB 2011