Le chance di Assad Bashar el Assad è convinto che vincerà la guerra civile contro l’opposizione armata. Ai giornali arabi nel fine settimana sono arrivate le confidenze dei collaboratori più vicini al presidente siriano: “E’ certo che vincerà, che supererà questa crisi nazionale e che resterà al potere”. Quante chance ha? Dal 18 luglio, quindi dal giorno in cui un attentato mai chiarito ha spazzato via i generali e i ministri al vertice del suo apparato di sicurezza, Assad ha intrapreso una spietata campagna di rimonta. 28 AGO 2012
Trappole mediorientali Nella guerra diplomatica sulla Siria brilla l’eterna lotta fra arabi e iraniani La Siria è stata ufficialmente sospesa dall’Organizzazione per la cooperazione islamica, l’Oci. La decisione – su cinquantasette membri ha votato contro solamente l’Iran, che tramite il ministro degli Esteri, Ali Akbar Salehi, ha definito il provvedimento “ingiusto e iniquo” – si è resa “necessaria per fermare immediatamente gli atti di violenza in quel paese”, si legge nel comunicato finale del vertice nella città santa della Mecca, in Arabia Saudita. Leggi Tutte le tappe della guerra civile in Siria 17 AGO 2012
La nomina di un falco accelera lo strike, e Israele calcola i costi La nomina di Avraham Dichter al ministero della Difesa interna d’Israele, appendice del dicastero guidato da Ehud Barak, è l’ennesimo segnale di un’accelerazione nei preparativi per l’eventuale attacco alle installazioni nucleari dell’Iran. Dichter, ex capo dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno, da mesi sostiene la necessità per Israele di “dotarsi di mezzi di attacco militare” contro l’Iran e la stampa israeliana ha interpretato la sua nomina in chiave interventista. Leggi L’ultimatum nucleare d’Israele di Giulio Meotti - Leggi "Così gli ebrei sono diventati un obiettivo del jihad nel mondo". Parla Whine di Manfred Gerstenfeld 15 AGO 2012
L’ultimatum nucleare d’Israele Nel weekend Israele ha acceso il “mobile alerts system test”, l’sms che avvertirà la popolazione in caso di attacco missilistico. Nello stato ebraico si respira la stessa aria che gli Stati Uniti hanno vissuto a ridosso della guerra preventiva contro l’Iraq di Saddam Hussein. Il giornale Yedioth Ahronoth rivela che il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak sarebbero pronti ad attaccare le installazioni nucleari iraniane in autunno, prima delle elezioni presidenziali statunitensi. Leggi "Così gli ebrei sono diventati un obiettivo del jihad nel mondo". Parla Whine di Manfred Gerstenfeld 14 AGO 2012
"Così gli ebrei sono diventati un obiettivo del jihad nel mondo". Parla Whine “A Marzo, Mohammed Merah ha ucciso un insegnante e tre bambini ebrei davanti ad una scuola ebraica a Tolosa, in Francia. A Luglio del 2012, cinque turisti Israeliani ed un cittadino Bulgaro sono morti per mano di un terrorista suicida all’aeroporto di Burgas, in Bulgaria. Questi attacchi ed altri hanno nuovamente portato al centro dell’attenzione il tema del terrorismo contro le comunità ebraiche della diaspora e gli Israeliani all’estero.” Leggi L’ultimatum nucleare d’Israele di Giulio Meotti di Manfred Gerstenfeld Redazione 14 AGO 2012
La sfinge iraniana L’Iran arranca sotto il peso delle sanzioni internazionali. Dall’inizio del 2011, il rial ha perso il sessanta per cento del suo valore rispetto al dollaro. Stanno aumentando i prezzi, anche se le merci fondamentali continuano a essere presenti. L’inflazione sta salendo alle stelle, con il prezzo del latte che è aumentato del cento per cento. Un chilo di manzo costa ventitre dollari. La produzione petrolifera è la più bassa di sempre: negli ultimi sei mesi si è passati da tre milioni e mezzo di barili al giorno agli attuali due milioni e settecentomila. Così, in un paese in cui il petrolio è chiamato “grande dono” (di Allah), si sente ripetere “siamo ricchi ma viviamo da miserabili”. 13 AGO 2012
Dynasty siriana Il regime siriano sta collassando dall’interno, il premier riesce a scappare sotto gli occhi degli sgherri del presidente Assad, e sì che era un sorvegliato speciale, e il rais compare in tv, “Ripulirò il paese dai terroristi”, l’ennesima finzione a mascherare una repressione senza fine: l’esercito del regime perde pezzi e la sua ferocia resta immutata. Ma le crepe sono diventate così visibili che tutti, dai russi agli americani agli iraniani, hanno piani pronti per il post Assad. 08 AGO 2012
Intervista con il nemico nella Stalingrado di Siria Per muoversi nella Siria occupata dal suo stesso governo si cambia macchina e si cambia anche guidatore, all’ombra dei vicoli delle cittadine sunnite che circondano Aleppo. Un kalashnikov incastrato accanto al cambio, un altro appoggiato in orizzontale sui sedili dietro, “metti il cellulare italiano in modalità ‘uso in aereo’, per favore, abbiamo paura che altrimenti possano leggere la nostra posizione”. Nella capitale del nord da un momento all’altro si aspetta che la resa dei conti definitiva tra ribelli e governo prenda la forma di una battaglia urbana. 27 LUG 2012
Israele vive l'incubo guerra chimica Di fronte alla minaccia siriana all'uso di armi chimiche, Israele sta distribuendo ogni giorno 3.700 maschere antigas. L'esercito monitora ogni istante con i satelliti la posizione delle armi di distruzione di massa nelle mani del regime di Assad. Fra gli israeliani nelle alture del Golan si è diffuso il panico. Il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha detto di essere pronto a lanciare un piano di intervento militare dentro alla Siria se Damasco dovesse spostare le armi o passarle a Hezbollah in Libano. Attualmente le armi chimiche sono dislocate in quattro strutture e sono sorvegliate dai pretoriani di Assad che soltanto a lui rispondono. 26 LUG 2012
Le informazioni, la strategia Neppure la Cia capisce che cosa sta accadendo al regime di Damasco E’ anche colpa della Cia se non si è riusciti a trovare una strategia contro il regime di Damasco. L’intelligence americana non riesce a lavorare in territorio siriano, non riesce a raccogliere informazioni univoche e per questo diventa difficile, per l’America ma anche per i suoi alleati, definire un piano d’attacco – o di contenimento. Con chi stare? Di chi fidarsi? Come gestire un regime change? 25 LUG 2012