La “guerra civile” al Cairo Egitto appeso al Fondo monetario, ma la piazza erutta contro il Faraone L’Egitto è appeso a un finanziamento del Fondo monetario internazionale, ma da quando s’è risvegliato con un presidente padrone il finanziamento è a rischio. Ora il Fondo potrebbe cambiare idea e non concedere più al Cairo un pacchetto da 4,8 miliardi di dollari – tanto atteso e chiesto a lungo dal governo dei Fratelli musulmani – dice una “fonte interna” al giornale egiziano al Ahram. E pensare che soltanto la settimana scorsa il presidente Mohammed Morsi aveva superato due appuntamenti cruciali e si era conquistato credibilità sul piano internazionale e anche su quello della politica interna. 27 NOV 2012
In confronto Gaza è niente "Maestà dovremmo clonarla”, disse Barack Obama a re Abdullah II di Giordania durante una cena, nell’estate del 2008. Il sovrano hashemita sorrise e un consigliere sussurrò a un altro: “Quando serve, gli americani possono essere dolci come baklawa”. Non era il primo colloquio tra il senatore democratico e il sovrano hashemita, si erano già incrociati un paio di volte a Capitol Hill, ma quell’incontro fu significativo. Tatiana Boutourline 25 NOV 2012
Dopo Gaza, l’Onu Nonostante la posizione contraria degli Stati Uniti – Hillary Clinton nei giorni scorsi a Ramallah ha chiesto al presidente Abu Mazen di posticipare l’iniziativa diplomatica – il cammino all’Onu dell’Autorità nazionale palestinese non si ferma. Il 29 novembre i palestinesi si avviano a ottenere il seggio di paese membro senza diritto di voto all’Assemblea generale, dove detengono una maggioranza automatica. Redazione 24 NOV 2012
Israele e la sua licenza di uccidere I nomi dei candidati all’assassinio mirato finiscono su un archivio noto come “the bank”, la banca dati. Quando il target viene eliminato si traccia sopra il suo nome una grande “X”. Dieci giorni fa lo Shin Bet, il servizio segreto interno d’Israele, scova l’auto su cui viaggia Ahmed Jaabari, il capo militare di Hamas a Gaza. E’ una Kia argentata. L’intelligence avverte il capo di stato maggiore, Benny Gantz, e il premier Benjamin Netanyahu. Esiste l’opportunità di pochi secondi per assassinarlo. 23 NOV 2012
E’ questo l’Egitto garante di pace? Ieri era il giorno dell’Egitto, al centro del successo dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Ora il governo dei Fratelli musulmani brilla sotto la luce della nuova credibilità internazionale ottenuta grazie al cessate il fuoco che regge nella Striscia di Gaza. In questa storia, però, più che il guardiano della pace il Cairo dovrebbe essere un sorvegliato speciale. Ieri sera il presidente eletto dalle file dei Fratelli musulmani, Mohammed Morsi, si è autoconferito poteri temporanei da dittatore con una dichiarazione costituzionale a sorpresa, che all’articolo 6 dice: “Il presidente è autorizzato a prendere qualsiasi misura reputi idonea a preservare e difendere la rivoluzione, l’unità nazionale o la sicurezza nazionale”. Leggi Israele e la sua licenza di uccidere di Giulio Meotti 22 NOV 2012
La vittoria di Hamas Ahmet Davutoglu, ministro degli Esteri della Turchia, in lacrime in una corsia dell’ospedale di Gaza: è la foto che campeggiava ieri sulle prime pagine dei media musulmani e nulla come questo scatto mostra la vittoria politica che Hamas ha sinora conseguito con la sua offensiva di razzi contro Israele. Per la prima volta, attorno e dietro all’avventurismo jihadista di Hamas si è schierato non soltanto il mondo arabo ma anche il più grande e potente stato musulmano del Mediterraneo. Leggi Gaza, la tregua regge. Ma chi ha vinto? di The Tank Carlo Panella 22 NOV 2012
Gaza, la tregua regge. Ma chi ha vinto? La tregua regge ( qui il testo parziale dell’intesa sul cessate il fuoco) . Nella notte, nonostante alcuni razzi sparati da Gaza (come riferito dalla radio israeliana), l’Idf (le Forze di difesa di Gerusalemme) non hanno risposto al fuoco . Nelle scorse ore, migliaia di palestinesi sono scesi in strada nella Striscia a festeggiare il cessate il fuoco sventolando bandiere e sparando fuochi d’artificio. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, riunito a New York, ha invitato Israele e Hamas a rispettare l’accordo sotto la mediazione dell’Egitto . Leggi Hillary ottiene (soltanto) il cessate il fuoco tra Israele e Hamas a Gaza - Leggi La vittoria di Hamas di Carlo Panella The Tank 22 NOV 2012
Richiamate Petraeus Barack Obama dovrebbe fare una telefonata a Holly Petraeus, testimoniarle brevemente vicinanza ed empatia in questo momento difficile, e subito passare alla richiesta: posso rimettere quel disgraziato di tuo marito a capo della Cia? David Petraeus ha lasciato la Cia sguarnita per una debolezza privata ed è con un privato atto di forza che il presidente dovrebbe rimetterlo al suo posto e colmare il vuoto che si è creato ai vertici dell’intelligence americana. Redazione 22 NOV 2012