Un prigioniero politico sta morendo al Cairo. “Sto con Israele” Maikel Nabil Sanad è oggi al quarantaduesimo giorno di sciopero della fame dentro una prigione del Cairo. Secondo chi ha potuto vederlo è in pericolo di vita, ma giura che non interromperà il digiuno fino a quando non sarà liberato. Considerato che è malato di cuore e che il 10 aprile è stato condannato da un tribunale militare a tre anni di carcere, lui che pure è civile, ma questa è la norma, rischia di diventare il primo prigioniero politico a morire dopo le dimissioni del presidente Hosni Mubarak a febbraio. 04 OTT 2011
Standing ovation, ma ora i palestinesi devono tornare a trattare Efraim Halevy è stato capo del Mossad israeliano fra il 1998 e il 2002. Ora è convinto che l’azzardo di ieri di Abu Mazen alle Nazioni Unite, con la richiesta di dichiarare stato la Palestina, finirà per essere un gigantesco regalo a Hamas. La richiesta al Consiglio di sicurezza – dice Halevy – è destinata ineluttabilmente a infrangersi contro il muro del veto americano, che è l’unica certezza di questa Assemblea generale dove il presidente Barack Obama ha pronunciato uno dei discorsi più filo israeliani della sua storia. Leggi Perché nella piazza di Ramallah è meglio non parlare di Obama - Leggi il blog Zakor Redazione 23 SET 2011
Israele prova a trattare, ma la Palestina vuole il riconoscimento dell'Onu Dopo i blitz notturni dei diplomatici americani, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha provato a mandare un messaggio a distanza ad Abu Mazen per abbandonare la richiesta di riconoscimento dello stato palestinese all’Onu: “Offro al presidente Abbas la possibilità di lanciare negoziati di pace”, ha detto. Leggi l'intervista a Yossi Klein Halevi “L’Onu istiga contro Israele” - Leggi Perché con il voto all’Onu per lo stato palestinese il medio oriente cambierà per sempre - Leggi No a uno "stato" palestinese dal blog Zakor Redazione 20 SET 2011
“L’Onu istiga contro Israele” “Un progetto totalitario per criminalizzare Israele e fare degli ebrei i più grandi violatori del mondo”. Così Yossi Klein Halevi, figura di spicco della classe intellettuale israeliana, politicamente un “centrista”, politologo dello Shalom Hartman Institute di Gerusalemme, editorialista di Wall Street Journal, New York Times e New Republic, definisce la richiesta palestinese di indipendenza che verrà presentata questa settimana al Palazzo di Vetro. 20 SET 2011
Se Hamas svela il trucco Hamas ha spiegato con crudezza il trucco che regge la richiesta di Abu Mazen di associare la Palestina all’Onu quale stato all’interno dei “confini del 1967”: non è vero che i palestinesi sono uniti dall’accordo per un governo nazionale stipulato a maggio e soprattutto non è vero che Hamas sia disposto a partecipare a un governo che riconosca l’esistenza di Israele. Ismail Haniyeh, premier del governo di Gaza, ha definito la mossa di Abu Mazen, presidente dell’Autorità nazionale palestinese (che governa soltanto la Cisgiordania), “una avventura politica pericolosa". Redazione 20 SET 2011
Abu Mazen ha calato l’asso La dinamica dell’assalto all’ambasciata israeliana del Cairo costituisce il modello perfetto del rapporto tra gli islamisti e le nuove gerarchie militari (che in realtà sono le vecchie) che gestiscono il potere dopo la caduta dei regimi arabi. Per alcune ore Hussein Tantawi, il nuovo rais che di fatto governa l’Egitto, ha lasciato che i manifestanti scatenassero indisturbati il loro assalto, poi, un attimo prima che avvenisse l’irreparabile, ha mandato i suoi corpi speciali a salvare l’ambasciatore israeliano e a bastonare ferocemente quegli stessi assalitori ai quali sino a poco prima aveva lasciato fare (tre morti e ben mille feriti). Carlo Panella 17 SET 2011
Tornatene a casa, Erdogan Il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, ha cercato lo scontro frontale con i Fratelli musulmani egiziani sul tema centrale dell’assetto laico dello stato in Egitto. Nel discorso ufficiale nella sede della Lega araba, il premier turco è stato netto nella condanna di ogni processo di islamizzazione dello stato: “Io sono islamico, non laico, ma sono primo ministro di uno stato laico”. Carlo Panella 15 SET 2011
La grandeur di Ankara La sconfitta politica dei generali turchi quali garanti della laicità dello stato kemalista e la rottura delle relazioni diplomatiche tra Turchia e Israele sono avvenute contemporaneamente. Non è un caso. Sono due passaggi chiave della strategia del gruppo dirigente dell’Akp, il partito di governo turco, guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan, dal presidente Abdullah Gül e dal ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu. Carlo Panella 11 SET 2011
Siria in “stato di guerra” Perché Teheran scommette sulla caduta degli Assad L’Iran prende le distanze dall’alleato siriano, per controllare la successione a Bashar el Assad, sul quale ormai nutre poche speranze. Mentre Onu, Stati Uniti e Unione europea continuano a mostrarsi incapaci di impedire i massacri in Siria – quaranta morti giovedì, decine ieri nel 26esimo venerdì di protesta, 2.400 le vittime da marzo – Mahmoud Ahmadinejad si propone come mediatore tra opposizione e regime. “Assad dovrebbe fermare la repressione e trattare con l’opposizione – ha detto il presidente iraniano – una soluzione militare non sarà la risposta giusta, i problemi vanno risolti col dialogo”. Redazione 10 SET 2011
Ecco s’alza il sipario su Tripoli Forze armate straniere occupano un paese arabo e impiccano il suo leader mentre noi ridiamo e stiamo a guardare. Perché il consiglio di Sicurezza non indaga sull’impiccagione di Saddam Hussein? l leader di un paese membro della Lega araba è stato impiccato. Non mi interessano le sue scelte politiche o i nostri dissapori nei suoi confronti. Tutti abbiamo qualcosa da ridire contro Saddam, siamo tutti in disaccordo l’uno con l’altro. Redazione 02 SET 2011