I tesori di Damasco Per il ministro degli Esteri siriano, Walid Moallem, la soluzione è semplice: “Ci dimenticheremo che l’Europa sia sulle mappe e guarderemo a est, verso chiunque ci tenderà la mano”. Pazienza se l’Unione europea ha deciso di sanzionare, su proposta di Francia e Gran Bretagna, ventisette aziende e sette persone (compresi tre iraniani) coinvolte nella repressione del dissenso in Siria. “Non c’è soltanto l’Europa, a questo mondo”, ha detto Moallem ai giornalisti, senza dimenticare qualche carezza per i vicini a nord. Marco Pedersini 25 GIU 2011
Una missione vulnerabile L’attentato al blindato dei Caschi blu italiani, nel sud del Libano, fa riemergere le difficoltà e le vulnerabilità della missione Unifil. Nata con l’accordo di tutti alla fine del conflitto del 2006 tra Israele e il Libano, Unifil aveva l’obiettivo di lavorare con l’esercito libanese per disarmare il Partito di Dio, Hezbollah, padrone di quella parte di paese che confina con Israele e programmaticamente impegnato, proprio come l’alleato iraniano, a distruggere il “vicino sionista”. L’Italia è stata da sempre in prima fila nella costituzione di Unifil, ne ha avuto per anni il comando e ancora adesso che ha passato il testimone agli spagnoli schiera quasi 1.800 uomini. Redazione 27 MAG 2011
Provarle tutte L’occidente non ha soluzioni per controllare le rivoluzioni arabe Il 19 marzo, venti caccia decollati dalla Francia meridionale hanno attraversato il cielo della Libia colpendo quattro carri armati che muovevano dalla città contesa di Misurata verso Bengasi, la capitale dei ribelli che si oppongono a Muammar Gheddafi. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha dato notizia dell’attacco al termine di una riunione con i rappresentanti degli Stati Uniti e di molti alleati europei – si dice che il suo annuncio abbia creato imbarazzo fra i paesi che, pochi minuti prima, avevano stabilito le regole per fermare l’esercito di Gheddafi. di Daniele Raineri e Luigi De Biase Redazione 27 MAG 2011
Il Congresso americano accoglie Bibi come una star. Il “no” palestinese Benjamin Netanyahu è stato interrotto una trentina di volte dagli applausi dei parlamentari riuniti in seduta comune per il suo discorso, il secondo della sua carriera a Capitol Hill dopo quello pronunciato nel 1996. E’ un privilegio raro che lo speaker della Camera, John Boehner, gli ha accordato con grande calore anche per dare un segnale al mercato politico interno: dopo le freddezze dell’incontro con Barack Obama nello Studio ovale, Netanyahu ha trovato in uno dei Congressi più filoisraeliani della storia americana un’accoglienza da stadio. Redazione 24 MAG 2011
Il discorso Pronto il piano Marshall di Obama per il medio oriente Gli ufficiali della Casa Bianca non si sbilanciano sulla terminologia, perché “sarà il pubblico a decidere se l’analogia con il piano Marshall può funzionare”, dicono al briefing con i cronisti, ma la sostanza del discorso che Barack Obama ha fatto al dipartimento di stato è chiara: “Nel giro di alcuni anni” un miliardo di dollari pioverà sull’Egitto sotto forma di condono del debito per sostenere le imprese, più un altro miliardo per le infrastrutture e sostenere il mercato del lavoro. Anche la Tunisia riceverà sostanziosi aiuti americani. Guarda il discorso di Obama in diretta 19 MAG 2011
E’ un medio oriente che cambia Si è a lungo discusso sulla strategia americana nei confronti del medio oriente in rivoluzione, con un occhio di riguardo agli alleati storici, mentre crescevano – e crescono – le preoccupazioni di Israele. Domani il presidente Barack Obama cercherà di fissare alcuni punti con l’atteso discorso al mondo arabo, venerdì incontrerà il premier israeliano Netanyahu e domenica andrà all’Aipac, la potente lobby che difende il diritto di Israele a esistere e a difendersi, dove potrebbe annunciare una visita a Gerusalemme in giugno. Redazione 18 MAG 2011