Gabriel Batistuta È in Italia da quasi dieci anni, ma lui “tano”, il nomignolo che in Argentina affibbiano agli italiani, proprio non lo vuole diventare. E non è solo questione di passaporti. Anche perché, con quel cognome che in origine era Battistutta, gli basterebbe il minimo sforzo per ritrovarsi regolarmente “comunitario”. Il trisnonno Domenico arrivò a Buenos Aires a fine Ottocento partendo da Borgnano , oggi in provincia di Gorizia , all’epoca sotto l’Impero austro-ungarico. La verità è che Gabriel Batistuta è orgogliosissimo di essere argentino. Redazione 30 NOV 1999
Remotti Remo “Lei è un grave nevrotico che non si è mai trovato bene con nessuno e in nessun posto. La Sua nevrosi non dipende dai rapporti sbagliati con Sua moglie, semmai il contrario, i rapporti sbagliati tra voi due dipendono dalla Sua nevrosi”. Questo fu il responso, scritto nel 1968, del professor Mario Gozzano, direttore della Clinica malattie nervose e mentali di Roma. Redazione 30 NOV 1999
Winston Churchill 8 gosto 1946. Winston è felice a Chartwell, per quanto si può esserlo quando il mondo va a rotoli. L’ho trovato nello studio le cui pareti sono interamente ricoperte dalle sue tele. Dopo avermi salutato, si è arrampicato su una poltrona posta su una specie di piattaforma e ha contemplato il quadro che stava dipingendo e che aveva messo all’estremo opposto della stanza. “Il deserto è troppo caldo”, ha detto scendendo da quel trono e aggiungendo un po’ di bianco con qualche pennellata decisa. Redazione 30 NOV 1999
Joséphine Baker Quando, nel 1949, tornò sulla ribalta delle Folies-Bergère Joséphine Baker, non potei trattenermi dal fare un piccolo confronto aritmetico: ella indossava, ora, tra gli altri, un abbigliamento che pesava la bagattella di 35 chili (90 metri di stoffa) e costava 510.000 franchi (360 mila di soli ricami) contro i 250 grammi di maglietta (franchi 16,75) dei suoi lontani esordi agli Champs-Elysées. di Lionello Fiumi Redazione 30 NOV 1999
Michael Haneke A 59 anni Michael Haneke è uno dei registi più controversi del cinema europeo. Austriaco, seppur nato in Germania, non concede nulla della sua vita privata. Ma in fondo, come recita il titolo di uno dei suoi primi film, “71 frammenti di una cronaca del caso”, anche la sua vita può essere ricostruita con un assemblaggio di frammenti. Andrea Affaticati 30 NOV 1999
Bianca Jagger Già la ricerca telefonica è un’impresa letteraria. Risponde sempre la stessa voce, rauca, stizzosa, secca. Una riedizione di Bette Davis. O forse si è solo appena svegliata, certo è che tossisce come se sputasse il cuore nella cornetta. E’ la tosse di una vera fumatrice, sarà l’ultimo esemplare rimasto a Manhattan. Mrs Jagger non c’è, si trova nella Repubblica Ceca, almeno fino all’ora di colazione, perché la sera sarà già a Parigi all’Hotel Costes a festeggiare il suo compleanno; al mattino seguente farà tappa a Londra a salutare un’amica e in serata partirà per New York, ma solo una notte perché il giorno seguente va al matrimonio di sua nipote a Miami. Redazione 30 NOV 1999
Nancy Cooke “Cenare da lei – ha scritto un famoso giornalista americano – è come andare in visita alle Nazioni Unite”. Non si sbagliava. A casa di Nancy Cooke de Herrera i divi di Hollywood sono altrettanto assidui dei protagonisti della politica internazionale. Se qualche anno fa Richard Nixon e il re del Bhutan incrociavano Greta Garbo, Ester Williams e Richard Burton, oggi ci si imbatte in Lenny Kravitz, Sheryl Crow, Jerry Hall e Clint Eastwood. Nancy parla di ognuno di loro con naturalezza. di Anna Folli Redazione 30 NOV 1999
Ibrahim Rugova Le mie prime parole sono: sono felice di essere qui”. Disse proprio così Ibrahim Rugova, mettendo per la prima volta piede in Kosovo, dopo il breve esilio italiano. Quel tardo mattino di luglio indossava un abito scuro, dal taglio più elegante del solito, e soprattutto non portava al collo il piccolo foulard che era stato a lungo un elemento distintivo. Toni Capuozzo 30 NOV 1999
Luciana Viviani Sciaquariello, il temuto capocamorra del quartiere Mercato, ha dato l’ordine di accoglierla con un fascio di rose rosse, e soprattutto di lasciarla parlare, di non disturbarla. Lei, 29 anni, un metro e cinquanta per poco più di 40 chili, una medaglia di bronzo della Resistenza e una croce di guerra al merito nascoste a casa tra la biancheria, fa la sua parte. di Francesca Mambro Redazione 30 NOV 1999