In una scena di “Figli”, l’ultimo film scritto da Mattia Torre, la pensionata madre di Sara respinge così la richiesta di aiuto della coppia trentenne alle prese con la nuova nascita: “Noi anziani siamo una forza silenziosa e tranquilla, ma se ci incazziamo sono dolori. Perché siamo di più. Siamo tantissimi. Ogni 100 giovani ci sono 165 anziani. E questo significa maggioranza assoluta, e cioè Camera, Senato e governo. Abbiamo le tv, perché condizioniamo palinsesti e linee editoriali: Sanremo è fatto per noi e così la grande fiction nazional-popolare. Gli inserzionisti pubblicitari, intorno a cui ruota il mondo, hanno noi come chiodo fisso. Le case di proprietà e i libretti di risparmio su cui si regge l’economia di questo paese, e senza i quali chiudevamo come la Grecia, sono in mano nostra. Il teatro tiene grazie a noi, e così anche quel che resta del cinema. E con il nodo pensioni teniamo in scacco l’intera economia nazionale. Ci manca solo un po’ più di coesione e saremo pronti a fare il culo a tutti”.
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