la cronaca
Le conseguenze del maltempo in Emilia-Romagna: due morti e centinaia di famiglie evacuate
Straripamenti di fiumi e torrenti, smottamenti, ponti e scuole chiuse, treni fermi. Dalla provincia di Modena a quella di Ravenna le piogge, dopo un lungo periodo di semisiccità, hanno creato danni e disagi in gran parte della regione. Meloni: "Vicini alla popolazione, seguiamo l'evoluzione"
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Quarantotto ore di pioggia – per di più dopo mesi di poche, pochissime, precipitazioni – hanno fatto straripare il torrente Quaderna tra Selva e San Martino di Molinella (provincia di Bologna), il torrente Sillaro a Conselice (provincia di Ravenna), causando la rottura dell'argine, il fiume Senio nei pressi di Castel Bolognese (anch'esso in provincia di Ravenna), il fiume Lamone a Boncellino, località tra Cotignola e Russi (sempre in provincia di Ravenna). Vicino a Faenza, l'acqua è uscita dagli argini alla confluenza del torrente Marzeno con il Lamone. Lo straripamento nei pressi di Castel Bolognese ha causato la morte di un uomo di ottanta anni, travolto dalle acque nelle campagne limitrofe al paese. A Fontanelice (Bologna) uno smottamento dovuto alla pioggia ha provocato il crollo di un'abitazione, una persona è ancora dispersa e una è deceduta, come confermano i vigili del fuoco al lavoro sul posto.
È tutta l'Emilia-Romagna però a guardare con attenzione i fiumi. Dalla provincia di Modena a quella di Ravenna la situazione è simile: i livelli del Secchia, del Panaro, del Reno, del Savena, del Santerno, del Montone sono preoccupanti. Molti ponti sono stati chiusi ed è stata sospesa la circolazione ferroviaria tra Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), tra Russi e Lugo (linea Bologna-Ravenna), tra Russi e Granarolo (linea Faenza-Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara-Ravenna).
Almeno 300 famiglie sono state evacuate, molti comuni hanno chiuso le scuole e hanno consigliato ai residenti di stare a casa e salire, qualora possibile, nei piani più alti. Da Lombardia, Veneto e Marche sono arrivati rinforzi ai Vigili del fuoco (visto che solo nelle prime ore di oggi sono stati oltre 400 gli interventi).
Giorgia Meloni, ha fatto sapere lo staff di Palazzo Chigi, segue l’evoluzione del maltempo che ha colpito in particolare l’Emilia Romagna. La premier è in costante contatto con le autorità, ha chiamato il ministro Nello Musumeci, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a cui ha manifestato solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
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