Alla fine Zamparini si autoesonera dal Palermo
Il presidente annuncia le proprie dimissioni e l'arrivo di nuovi investitori americani. Molto misteriosi
Non poteva che finire così. Dopo ventotto allenatori e trentasette cambi di panchina in nemmeno quindici anni, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha deciso di compiere il "gesto estremo": si è autoesonerato. O per dirla correttamente, ha rassegnato le proprie dimissioni.
E pensare che da qui alla fine del campionato, col Palermo terz'ultimo a 15 punti e con la salvezza distante 7, Zamparini avrebbe potuto allungare la sua lista di esoneri. Invece stavolta sarà lui ad andarsene e l'impressione è che per il 75enne presidente si tratti di un addio. Entro quindici giorni verrà infatti nominato il nuovo presidente che, spiega la società in un comunicato, è membro e rappresentante di un fondo anglo-americano, che si è contrattualmente impegnato ad investire nei progetti del Gruppo Zamparini con priorità iniziale negli investimenti del Palermo Calcio e negli impianti sportivi da realizzare a Palermo, ossia lo stadio e il centro sportivo. Obiettivo degli investitori, spiega Zamparini, "sarà riportare il club nella posizione che la città merita, quella europea, con un programma di 3-5 anni".