La Juve fuori dalla Champions dopo aver sfiorato l'impresa
Il sogno dei bianconeri dura oltre 92 minuti. Poi, sul 3 a 0 che avrebbe portato ai supplementari, il rigore concesso ai Blancos e l'espulsione di Buffon nei secondi finali condannano la squadra di Allegri
Fuori negli ultimi secondi dei minuti di recupero, con il risultato sul 3 a 0 a favore che significava giocarsi il tutto per tutto nei supplementari. Non ce l'ha fatta la Juventus a compiere l'impresa contro il Real Madrid, è caduta su un calcio di rigore messo a segno da Cristiano Ronaldo e concesso dall'arbitro inglese Oliver per un fallo commesso da Benatia ai danni di Lucaz Vasquez, che nell'area piccola si accingeva a colpire a due passi da Buffon. Nonostante le proteste del portiere bianconero e degli altri compagni di squadra l'arbitro è stato irremovibile, e ha espulsp lo stesso Buffon (il cui labiale, peraltro, è stato molto eloquente nel riferirsi al direttore di gara dopo essere stato espulso: "ma vai a c...").
Mancavano poco meno di venti secondi alla fine del terzo minuto di recupero. Poi sono occorsi altri quattro minuti prima che Ronaldo partisse dal dischetto e battesse, con un tiro forte indirizzato nel sette alla sinistra di Szczesny, subentrato all'espulso Buffon.
Un gol che ha fatto esplodere d'entusiasmo i tifosi madridisti che fino ad allora erano rimasti in silenzio davanti alla rimonta bianconera. I gol bianconeri portano la firma di Mandzukic, al 2' e al 35' del primo tempo e di Matuidi al 60'. E in quella mezz'ora trascorsa fino al 90' era stata la Juve a costruire più azioni pericolose. Poi i tre minuti di recupero e su quella che sarebbe stata l'ultima azione d'attacco madridista è arrivato il penalty. Una fine onorevole, dopo oltre 92 minuti e una partita sul cui esito, a quel momento dell'intervento in area punito, ben pochi in Italia erano disposti a scommettere.