Lo sport e la geopolitica degli ostaggi
Dateci il giocatore dell’Nba Enes Kanter, dice Erdogan. Nuove pericolose diplomazie
Le alleanze non esistono più, si cambia idea nel giro di un tweet, e poi si smentisce, si ridimensiona, si ritwitta, tutto in pubblico e senza una strategia: la geopolitica oggi è fatta così, ci si lamentava che fosse materia noiosa e sopravvalutata, ed eccoci serviti da dinamiche da gang movie, colpi pubblici, colpi privati, minacce, ostaggi. Erdogan, il presidente turco che in questo mondo da gangster si trova molto a suo agio, ha chiesto l’estradizione del giocatore dell’Nba Enes Kanter, il quale ha detto che cercherà di non uscire dagli Stati Uniti perché ha paura di essere arrestato.
La colpa di Kanter è antica, non ha prettamente a che fare con i rapporti burrascosi tra Erdogan e l’Amministrazione Trump: Kanter è un sostenitore di Fethullah Gülen, l’odiatissimo Fethullah Gülen che, secondo Erdogan, ha orchestrato il golpe fallito del 2016. Chi gravita attorno a Gülen è un traditore e un terrorista, vale anche per il celebre Kanter, che almeno ha la fortuna di diventare un caso diplomatico internazionale, lusso che ai “terroristi” comuni buttati in galera o fatti sparire a centinaia non è concesso. Kanter finirà nel dossier dei favori da chiedere e fare a Trump, la geopolitica da gangster funziona così, con i ricatti – c’è pur sempre un audio (forse un video anche) sull’omicidio nel consolato saudita in Turchia del giornalista Khashoggi orchestrato dal principino di Riad Bin Salman nelle mani di Erdogan, gli spazi di manovra sono molto ampi, di questo il presidente turco è certo. E poi questo è lo spirito del tempo, anche le relazioni tra America e Cina ormai sono scandite da prese di ostaggi e finti avvicinamenti (con il Canada a subire più conseguenze di tutti), se per il presidente americano il nemico da combattere è più l’Europa che lo Stato islamico (iperbole) ogni metodo di confronto diventa plausibile: chi rimetterà insieme i cocci dopo questa sbornia da gangster non si sa, ma intanto avanti con gli arresti internazionali, e che facciano scalpore, che questo è uno show fondato su pericolosi colpi di scena.