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Perché Jannik Sinner è stato squalificato tre mesi per il caso Clostebol

Redazione

Il numero uno al mondo ha concordato con l'Agenzia mondiale antidoping uno stop di tre mesi. Punito per negligenza. "Il caso incombeva su di me da un anno. Accetto di essere responsabile per il mio staff", ha detto l'altoatesino. Rientrerà a maggio, in tempo per Roma e il Roland-Garros

Jannik Sinner è stato squalificato per tre mesi e rientrerà nel circuito tennistico a maggio. E' il frutto di un accordo che lo stesso numero uno al mondo ha sottoscritto con la Wada, l'organizzazione mondiale antidoping, che indagava sul caso di positività al Clostebol, emerso lo scorso anno, e per cui il massimo della pena erogabile sarebbe stata una sospensione fino a due anni. "Questo caso incombeva su di me ormai da quasi un anno e il processo era ancora in corso, si sarebbe arrivati a una conclusione forse solo a fine anno. Accetto di essere responsabile per il mio staff", ha voluto chiarire Sinner comunicando l'accordo, che lo terrà lontano dai tornei ufficiali fino al 9 di maggio. Una decisione che gli farà saltare i Master 1000 di Indian Wells, Miami (dove difendeva il titolo), Montecarlo e Madrid. Ma che gli consentirà di partecipare agli Internazionali d'Italia. Oltre che al Roland Garros, il secondo slam dell'anno. 

In una nota ufficiale, l'organizzazione mondiale chiarisce perché si è arrivati all'accordo. "Wada riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del Tas, un'atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi". Come risultato dell'accordo, la Wada ha ritirato il proprio ricorso al Tribunale arbitrale dello sport (Tas), che in primo grado aveva assolto il giocatore italiano scagionandolo da tutte le responsabilità. Sinner quindi, al rientro in campo, si sarà lasciato alle spalle questa vicenda. Che però l'avrà tenuto lontano dai campi per più di tre mesi, da numero uno del ranking mondiale.

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