Confini etnici in Siria, un brutto rischio Si discute di dividere la Siria in quattro stati. Scelta non proprio indolore, né senza conseguenze e incognite. Una delle quali è che una tale risistemazione segnerebbe la fine della presenza dei cristiani e di altre minoranze in quella parte di mondo. Giusto la tragedia che si vorrebbe evitare. Redazione 24 NOV 2015
Senza patrie, senza difesa. Perché i cristiani sono carne da macello in un conflitto in cui non valgono nulla Perché i cristiani sono carne da macello in un conflitto più grande in cui non valgono nulla, nemmeno come pedine di scambio. La storia e la politica. Un aneddoto del patriarca maronita. Il dignitario sciita a Sua Beatitudine, Béchara Rai: “I cristiani sono il fianco debole delle nostre società. Quando c’è caos, tutti attaccano loro”. 23 NOV 2015
La bomba durante la messa, la fede che resiste. Cronaca da Aleppo La bomba durante la messa, le ostie macchiate di sangue, la fede che resiste. Parla Ibrahim Alsabagh, parroco ad Aleppo. "Quando lo Stato islamico ha bloccato le strade al mercato c’era solo verdura: 'Siamo diventati come gli agnelli', diceva la gente". “L’occidente cristiano è un gigante addormentato che poggia su false sicurezze. Dovrebbe tornare all’essenziale”. 23 NOV 2015
Storia di fede e massacri. Il peccato mortale di essere cristiani Gli eccidi in Iraq, Siria, Sudan, Nigeria. I cristiani obbligati a scegliere se convertirsi o morire passati per la spada dei jihadisti. I casi di Cina, Eritrea, Iran, Arabia Saudita. “Siamo di fronte a un’epurazione religiosa, un genocidio”. Come e perché “la cristianità è oggi la religione più perseguitata nel mondo”. 22 NOV 2015
Ragioni liberal per andare con Putin. Parla Kuttner “Putin è una persona terribile, ma Stalin era molto peggio e ci siamo alleati con lui per sconfiggere Hitler. E abbiamo fatto bene”, dice Robert Kuttner, direttore del magazine liberal The American Prospect 22 NOV 2015
Essere falco oggi Hillary cerca (con prudenza) l’habitat per la sua anima rapace. I destini incrociati degli interventisti. Ora si tratta di “distruggere”. E non soltanto il Califfato: “Dobbiamo perseguire una strategia antiterrorismo comprensiva". 21 NOV 2015
Boots on the ground Quali e quante truppe servono per avere una “reazione impietosa” Gli analisti pro intervento. Coalizioni e obiettivi possibili. Il Pentagono pronto a cambiare le regole d’ingaggio nei raid. Come costruire un esercito. 20 NOV 2015
Perché senza i boots on the ground dell’occidente e della Russia non si può battere lo Stato islamico Se i leader mondiali non vogliono impegnarsi in maniera unilaterale, condividere il peso di un’azione militare in una grande coalizione è l'unico modo per sconfiggere il Califfato, scrive Bloomberg View Redazione 19 NOV 2015
Tra “bestemmia” e “pugno”, la via della pace del Papa si stringe “Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità e che utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia”. L'Angelus di domenica di Francesco e il netto cambio di tono dalla veglia di preghiera per la pace in Siria del settembre 2013, quando parlò di “casa dell’armonia e della pace”. 17 NOV 2015
Come nasce e cosa ci dice l’ennesimo salto di qualità della guerra combattuta dallo Stato islamico "Gli attacchi dello Stato islamico lasciano sicuramente pensare a una escalation", dice al Foglio Michael Horowitz 16 NOV 2015