Blasfemia a targhe alterne L'incredibile doppio standard delle grandi catene televisive che un anno fa non mostravano le prime pagine di Charlie Hebdo giudicate offensive per l'islam, e che oggi senza problemi rilanciano quella copertina con il Dio giudeo-cristiano. 08 GEN 2016
“Piango gli amici di Charlie, ma non mi piace un Dio pol. corr.”, dice Vincino Non gli è piaciuta, quell’ultima copertina di Charlie Hebdo, quella del numero uscito per ricordare la strage di un anno fa. Ma la tragedia e quello che è seguito in Francia sono la dimostrazione di un’Europa fragile e incapace di difendere “la libertà di pensiero, espressione, disegno, e questa è una sconfitta pazzesca. 08 GEN 2016
L’occidente tra sofismi e sottomissione Un anno dopo Charlie, la Francia continua a piétiner sur place, a pestare l’acqua nel mortaio. Non c’entra la religione, non c’entra l’antigiudaismo, e al Bataclan erano solo compagni che sbagliano. Cronache da Parigi. 08 GEN 2016
Voltare le spalle a Charlie Hebdo “Dopo i terroristi li hanno colpiti gli snob travestiti da liberali”. Parla Brendan O’Neill, direttore della rivista libertaria inglese Spiked ed editorialista dello Spectator, che due giorni fa su Haaretz ha scritto che “i liberal occidentali hanno ripiegato, i terroristi hanno vinto”. 07 GEN 2016
Un anno dopo Charlie, il pol. corr. uccide la libertà di espressione L’autocensura degli intellettuali e dei media e la paura di affrontare il tema della relazione che esiste tra violenza e interpretazione del Corano. Così il politicamente corretto ha ottenuto lo stesso risultato degli sgozzatori 07 GEN 2016
Parla Waleed, il “blasfemo” che difende Charlie Hebdo Intervista allo scrittore e blogger che ha trascorso dieci mesi in una prigione palestinese per lo stesso “crimine” per cui i giornalisti di Charlie Hebdo sono stati fatti a pezzi un anno fa: “Blasfemia” 06 GEN 2016
Quel che resta di Charlie Hebdo Dio in fuga dopo l’attentato, Dio provvisto di kalash, un anno dopo: “L’assassino” è il titolo della copertina di Charlie Hebdo che celebra così l’anniversario con un milione di copie stampate. 06 GEN 2016
Gli spazi bianchi del Nyt, “per non offendere l’islam” L'edizione pakistana censura un articolo perché, dicono, "offende il Corano". A un anno dalla strage di Charlie Hebdo non è una buona notizia. 05 GEN 2016
Ci balocchiamo con “Imagine” di John Lennon mentre il jihad ammazza E’ lo stesso clima del post Londra 2005. Anche allora quasi tutti i direttori di giornali si spesero in lacrimose geremiadi sul fatto che no, i terroristi non avrebbero cambiato “il nostro stile di vita”. Il 7 gennaio avevano tirato tutti un sospiro di sollievo, “è per i vignettisti”, dissero. Oggi è più difficile pensare che non li riguardi tutti. 15 NOV 2015
Terrore e guerra Perché la Siria, l’Iraq, lo Yemen, la Nigeria, la Libia (eccetera), la città di una redazione europea e la sponda settentrionale del Mediterraneo (eccetera) sono vasi sempre più direttamente comunicanti. Adriano Sofri 14 NOV 2015