Mondo Monda Antonio Monda arriva all’appuntamento correndo, ma composto, al telefono, con la mano sopra il microfono a proteggere le parole, chiude la comunicazione (“sto entrando in una riunione, ti chiamo dopo, ciao ciao ciao”), e dice subito: sono disperato. Ma sorride. 05 MAR 2015
Dentro il cervello di Netflix La piattaforma streaming che ha creato “House of Cards” ha cambiato la psicologia collettiva e ha aperto mercati impensabili come Cuba. Ora vuole spezzare il monopolio burocratico italiano e cambiare anche noi 01 MAR 2015
Quello che non si dovrebbe dire alla presentazione di un libro e la mancanza di umorismo Presentazioni di libri disastrose in giro se ne vedono tante. Non solo in Italia. Il poeta scozzese Robin Robertson ha messo insieme un bel catalogo consultando colleghi britannici e americani. Il libro è uscito da Guanda, con il titolo “Le umiliazioni non finiscono mai”. Mariarosa Mancuso 27 FEB 2015
Gli Oscar 2015 e la prevalenza della mutanda Da Michael Keaton a Neil Patrick Harris l'intimo maschile offusca il boxer e riporta gli Academy awards al tempo di Full Monthy. In una cerimonia scarsa di battute e con qualche lacrimuccia di troppo trionfa "Birdman" di Alejandro González Iñárritu con quattro statuette. Mariarosa Mancuso 23 FEB 2015
Gli Oscar di Iñárritu. Ecco i vincitori degli Academy awards. Premiata anche Milena Canonero 23 FEB 2015
I soliti gnostici colpiscono ancora: “Jupiter” è una boiata pazzesca Sono andato al cinema a vedere i soliti gnostici, o meglio i soliti gnostici vent’anni dopo. I fratelli Wachowski avevano già fatto caccia grossa tra le eresie dei primi secoli cristiani per la trilogia fantascientifica di “Matrix”, e con questa nuova space opera, “Jupiter”, continuano il loro sacco di Alessandria d’Egitto. Guido Vitiello 19 FEB 2015
Al poco vivace Festival di Berlino si fa un'ora di fila per "50 sfumature" Un’ora di fila per “Cinquanta sfumature di grigio” (lo si sarebbe potuto vedere nelle sale 24 ore dopo) fa da perfetto contrappasso a una Berlinale poco vivace, tra Autori ben stagionati e registe che rivendicano il loro sguardo, interessante a prescindere. Non è stato tempo perso. Mariarosa Mancuso 13 FEB 2015
All'italiana Canonero l'Oscar britannico per i costumi di "Grand Budapest Hotel" Redazione 09 FEB 2015
Appagati ancora dalla malinconia davanti al Kubrick che chiuse il ’900 Benché avessi parecchie altre cose da fare, non ho esitato a spendere un intero pomeriggio, ben tre ore di visione, pur di godermi per l’ennesima volta (la quinta o la sesta) il “Barry Lyndon” di Kubrick, ora nell’edizione restaurata. Alfonso Berardinelli 08 FEB 2015
Popcorn berlinale Qualche film lo sbagliano pure i geni (e qualche film è più sbagliato degli altri) Non è che Werner Herzog non abbia mani sbagliato un film. I dipinti rupestri nelle grotte francesi di Chauvet, ripresi a tre dimensioni in “Cave of Forgotten Dreams”, facevano sbadigliare. Fino al colpo di scena finale: quando le immagini mostravano un bisonte disegnato in stile decisamente futurista, come il cane multizampe nel dipinto di Giacomo Balla. Mariarosa Mancuso 06 FEB 2015