Le aggravanti Antonio Pascale e la felicità perduta e ritrovata, dentro la città di notte e l’amore degli altri. Gli eventi si muovono uno dopo l’altro, uno dietro l’altro, e non abbiamo nessuna vera libertà per cambiare le cose, anche quando crediamo di avere il potere, il controllo, di essere capaci di vivere bene senza fare del male, prenderci tutto e guardare anche le stelle. 05 MAR 2016
Frontiere e migranti. Come si racconta il trauma di un mondo che cambia Il libro di Alessandro Leogrande, “La frontiera”, racconta il trauma di un mondo che cambia senza i jukebox del sentimentalismo. Viene fuori un affresco nel nostro mondo, la cartina geografica (antropologica, culturale e politica) cangiante. Antonio Pascale 02 MAR 2016
Piero e i suoi fratelli Era il “monarca della pittura” del Quattrocento. Il mito riesploso dopo secoli di oblio. A Forlì una mostra in cui ogni quadro, non importa di quale epoca, si rispecchia in una sua opera. Quattro le opere dell’artista presenti: “Volevamo esaminare la sua figura nei riflessi che ha avuto, soprattutto nel Novecento” Giuseppe Fantasia 29 FEB 2016
Donchisciottesca e spalle al muro, la cultura laica italiana è nei guai Un volume di Galli della Loggia (“Questo diletto almo Paese. Profili dell’Unità d’Italia”) e l’incapacità dell’occidente di opporsi alla mutazione antropologica in atto. Ormai il futuro è nelle mani degli scienziati? Alfonso Berardinelli 28 FEB 2016
Brevi istruzioni non pretenziose per sfuggire alla petulanza del petaloso Dev’esserci un gran vuoto se per riempirlo scegliamo di premiare una parola stupida e brutta come “petaloso”, e mi spiace per il bambino che l’ha inventata e per la Crusca che l’ha registrata come invenzione lessicale prodigiosa. 28 FEB 2016
Né voce generazionale, né nicchia che diventa mainstream. I Cani piacciono perché ci sanno fare Negli undici brani di Aurora , il nuovo disco de I Cani la Band , ci sono ventisette occorrenze della parola "niente". Otto di "qualunque". Dieci di "vuoto". Niccolò Contessa, frontman e mente del gruppo, canta a un certo punto che "io non voglio più guardare dentro di me, non c'è niente di niente". E' il solo, Contessa, tra quelli che sanno chi lui sia a non voler introflettersi. Simonetta Sciandivasci 25 FEB 2016
Quando muore uno scrittore? A proposito dei funerali di Umberto Eco Mentre deponete una rosa per Umberto Eco, ricordatevi cosa diceva Alan Bennett (“Marcire è un po’ fiorire”) e domandatevi: quando muore uno scrittore? Non so se le ultime parole significative di San Tommaso d’Aquino furono davvero “Adesso le cose che ho scritto mi sembrano pagliuzze” Antonio Gurrado 23 FEB 2016
Rifugiata a destra Ritratto di Rita Panahi, ex bimba in fuga dagli ayatollah iraniani, che è poi diventata una star conservatrice e contrarian in Australia Ermes Antonucci 22 FEB 2016
Può esistere un'egemonia del renzismo? Il Corriere risponde al Foglio "Può o no il renzismo trasformarsi in egemonia non solo di potere ma anche culturale? Può o no il renzismo essere qualcosa di diverso da una volatile e generica espressione legata solo a parole deboli e indefinite?", si chiedeva Claudio Cerasa venerdì. Oggi Ernesto Galli Della Loggia prova a rispondere: no. Redazione 22 FEB 2016
Omaggio a un intellettuale che ci ha fatto molto incazzare, ma ci ha anche divertito Nella produzione di miti d’oggi in questo giornale Umberto Eco non è mai stato tra gli idoli o i segni d’avventura e di piacere, ma quando compì gli ottanta anni gli rendemmo un omaggio non fazioso che vale la pena ripetere alla notizia della sua morte 21 FEB 2016