Ma perché anche noi atei non possiamo organizzarci il nostro giubileo? Domanda: ma noi atei, agnostici, scettici, non credenti o diversamente credenti, noi che a distanza, per fisiologica deferenza, assistiamo all’apertura della Porta Santa, alle preghiere, alle intercessioni presso santi, alle guerre di religione, al nome di Dio declinato per ragioni personali, rispondiamo ingenuamente: ma veramente fate? Antonio Pascale 10 DIC 2015
Giovanna d’Arco non è quella della Scala Contro la scelta psicologista di rappresentarla come una pazza. Sul tappeto rosso del dopo-prima, la sfilata delle recensioni s’inchina alla drastica scelta dei registi Moshe Leiser e Patrice Caurier che hanno trasferito il già vacillante libretto di Temistocle Solera nella testa di una fanciulla del secolo Diciannovesimo, malaticcia nonostante le forme sopranesche Antonio Gurrado 08 DIC 2015
La resa incondizionata dell’occidente Un banner sul pianerottolo di casa, il discorso di Obama, la richiesta di decristianizzare la società britannica, il coltello nella metro. Indizi utili per raffigurare facilmente la fuga del nostro mondo da sé stesso. 07 DIC 2015
Il senso della prima Atto primo, scena prima. La cantante ha già fatto parlare di sé nonostante l’età (è più giovane d’una quindicina d’anni dell’Anna Netrebko che lunedì sarà Giovanna d’Arco alla “prima” della Scala), ma è solo la seconda volta che s’affaccia al proscenio del gran teatro. Roberto Raja 07 DIC 2015
Tutti alla prima della Scala. Ci sarà pure Pietro Verri, ci fa sapere Passavo per caso davanti a Palazzo Marino quando chi vi vedo se non Pietro Verri che attraversa Milano del tutto incurante dell’evenienza di essere morto a fine Settecento? Ci diamo del voi. “Conte Verri, dove andate tutto in ghingheri?” Antonio Gurrado 06 DIC 2015
A chi il fascismo? “A noi!”. Un libro per una seduta spiritica collettiva Il viaggio di Tommaso Cerno da Mussolini a Grillo (e Renzi). Volendo sintetizzare in un’immagine il senso del libro, è un invito, anzi, l’intimazione doviziosa a sobbarcarsi il peso d’una interminabile seduta spiritica collettiva. Obiettivo: richiamare lo spettro latente del fascismo, misurarne i lineamenti costitutivi e scoprire che questo fantasma è in realtà uno specchio e sta riflettendo la nostra carta d’identità, l’autobiografia non della nazione ma dell’ego profondo dei suoi governanti e governati. Alessandro Giuli 02 DIC 2015
L’italian way anti jihad Il terrorismo si combatte con ogni mezzo ma i mezzi militari non bastano. Cosa vuol dire quando si dice che il Califfato si sconfigge con la cultura (e perché c’entra lo scontro di civiltà di Huntington). La scommessa è difendere il nostro stile di vita e sostenere la consapevolezza dei valori ideali alla base della nostra sicurezza. Antonio Funiciello 02 DIC 2015
La stucchevole “superiorità etica” di chi critica i sostenitori del presepe a scuola A Michele Serra non piace il presepe, specialmente se è usato da esponenti della Lega per ricordare l’identità popolare e nazionale. Nulla di male, se non fosse l’ennesimo pretesto per sottolineare l’appartenenza a una sedicente minoranza virtuosa. Redazione 01 DIC 2015
Rileggere Baudelaire per capire il Belgio terrorizzato di oggi Lo scrittore in “Pauvre Belgique!” scorgeva ciò che la Francia sarebbe divenuta se fosse rimasta nelle mani della borghesia. Per Baudelaire il Belgio è la parodia della Francia e i belgi sono scimmie che imitano i francesi prendendo sul serio ciò che questi ultimi hanno di deteriore, nella speranza di essere annessi da una nazione più grande che li ignora o li disprezza. Antonio Gurrado 30 NOV 2015
Il monaco di ferro Profeta di sventure, nemico di ogni sorta di mondanità: Girolamo Savonarola, o la parabola nera del fanatismo. Una nuova biografia. Precursore dei riformati o reminiscenza del millenarismo medievale? Donald Weinstein cerca di rispondere con il suo libro. Michele Magno 30 NOV 2015