Nella Russia della crisi economica il paternalismo dello stato non va più di moda Il tono della diretta televisiva di quest'anno è stato sommesso rispetto alle volte precedenti: niente bambine di provincia che chiedono a Putin “un abito come quello di Cenerentola”, o l'albero di Natale. E’ cambiato anche l’approccio delle autorità verso questi milioni di sventurati e questuanti. Anna Zafesova 22 APR 2015
Andar a Tripoli. O no? La Libia, la guerra, l’interesse nazionale. Storia di un dilemma che non ci è nuovo. Per gli oppositori dell’impresa libica l’Italia avrebbe dovuto concentrarsi su un nazionalismo interno, non sull’illusione tripolina. Le aspettative italiane in nord Africa avevano una natura squisitamente politica con risvolti interni. La rivalità con la Francia. Gennaro Sangiuliano 22 APR 2015
La capacità unica del capitalismo di rigenerarsi Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno escogitato modi completamente diversi per tornare a fare quello che sanno fare meglio, profitto. Storia di due banche di Wall Street diversamente profittevoli. 22 APR 2015
Se questa è una pace con Teheran Messa davanti alla scelta tra il prolungamento di una infruttuosa campagna aerea – che però ha provocato molti morti tra i civili yemeniti – e un intervento di terra che senza dubbio sarebbe stato ostico (per usare un eufemismo), l’Arabia saudita ha chiuso martedì sera al tramonto l’operazione “Tempesta decisiva”. Redazione 21 APR 2015
Il gran muftì scrive sul Wall Street Journal: "Ecco dove i terroristi sbagliano" I tre grandi problemi ideologici dei gruppi terroristici che pretendono di essere "islamici" per coprire la loro sete di potere e di sangue, spiegati dalla massima autorità religiosa islamica dell'Egitto. Redazione 14 APR 2015
Insorti Houthi verso il potere Disastro, il quasi golpe in Yemen è un grande servizio reso ad al Qaida Una fazione filoiraniana impone la sua volontà. Arriverà una controffensiva sunnita, jihad pronto a sfruttare il caos. “Evacuate l’ambasciata!” 20 GEN 2015
I tormenti di Obama verso l’uscita da una guerra che non ha voluto vincere I bambini di Peshawar sono morti perché “i loro genitori sono nell’esercito e sono dietro ai massacri dei nostri bambini e ai bombardamenti indiscriminati nel Waziristan”, ha detto un comandante talebano al Daily Beast. Sono morti per la complicità nella guerra che gli americani combattono oltre il confine afghano, non lontano dal luogo del massacro. 17 DIC 2014
La vendetta dei talebani a Peshawar Ieri una squadra di sei uomini ha assaltato la scuola dei figli dei militari, almeno 145 morti. “Pronti a una lunga guerra contro lo stato”. 17 DIC 2014
Il jihad prende nota Il report del Senato che accusa la Cia: torturava e mentiva alla Casa Bianca Il dossier contiene accuse gravi e sostiene che gli “interrogatori duri” non portavano informazioni utili. I servizi: “Erano necessarie”. 10 DIC 2014
Wang l’incendiario Chi è il chainsmoker che il Partito comunista ha nominato per la Grande epurazione: come il signor Wolf in Pulp Fiction di Quentin Tarantino il Partito lo chiama quando c’è un problema, lui lo risolve. Solo nel 2013 sono stati indagati per corruzione 182 mila membri del Partito. L’anno prima erano stati meno di 20 mila. 09 DIC 2014