Perché il Jobs Act produrrà una riduzione delle assunzioni Nell'ultimo quinquennio, il numero dei nuovi contratti di lavoro stipulati in Italia è stato di circa dieci milioni ogni anno. Se la riforma del lavoro sarà efficace, essa produrrà una riduzione del numero delle nuove assunzioni. E ci sarà motivo di rallegrarsene. Vediamo perché. Pietro Ichino 23 MAR 2015
Nessuna vera ripresa o #buonascuola senza alternanza tra scuola e lavoro Davvero perde colpi il celebre modello duale tedesco che tanto ha contribuito alle politiche di contrasto alla disoccupazione giovanile? I dati che vengono da Berlino sembrano indicare una minore disponibilità da parte delle imprese a ospitare apprendisti anche perché formare un giovane è un impegno gravoso. Michele Tiraboschi 18 MAR 2015
Eppur l’azienda si muove L’Italia sta uscendo da una guerra durata sette anni”, ha detto il direttore generale di Banca d’Italia, Salvatore Rossi, solitamente misurato nelle parole. Descrive un paese in cui “capannoni, uffici, posti di lavoro possono vaporizzarsi con il click di un mouse”. Redazione 17 MAR 2015
Sono 76 mila le aziende pronte ad assumere, dice l'Inps Boeri: "Sugli sgravi contrattuali ci sono i primi effetti positivi" Redazione 16 MAR 2015
Assalto al lavoro Elogio radicale del Jobs Act da Riccardo Illy che (se potesse) raddrizzerebbe altre storture: “L’Italia ha un problema culturale: i genitori e i nonni, invece di preoccuparsi di comprare la macchina ai figli, dovrebbero insegnare loro a mantenersi da soli" Francesco Pacifico 14 MAR 2015
Mattarella licenzia sul lavoro Zagrebelsky e la sinistra del Pd I decreti del Jobs Act sono stati firmati dal presidente della Repubblica - di Claudio Cerasa 04 MAR 2015
Perché i giovani italiani faticano a trovare lavoro nel digital Il numero di posti di lavoro nel settore digitale in Italia cresce tra il 20 e il 27 per cento a seconda delle figure lavorative, ma in Italia il 15 per cento dei nuovi posti di lavoro va a lavoratori stranieri. Ecco i motivi. Redazione 18 FEB 2015
Perché le buste paga italiane sono le più complicate del mondo Secondo lo studio comparativo “Payroll complexity index”, nel nostro paese le procedure di pagamento di un lavoratore dipendente sono le più complesse a livello gestionale. Redazione 09 FEB 2015
Lavorare meno, lavorare tutti. In Francia c'è chi ora rilancia le "32 ore" Il nuovo leader del primo sindacato transalpino, la Cgt, sostiene che non sarebbe assurdo rivedere al ribasso il tetto di 35 ore settimanali di lavoro francese. Una sfida al governo socialista-riformatore di Valls. Marco Valerio Lo Prete 05 FEB 2015
Moneta unica ma lenta Perfino in Europa riformare paga. Lavorare poco, invece, si paga Lo sprint sviluppista della Spagna, la Francia ferita dalle 35 ore, l’Italia nel mezzo (con un po’ più di occupati). Visco pro Jobs Act di Renzi. Marco Valerio Lo Prete 31 GEN 2015