That win the Germany Ottima mediocrità tedesca In assenza di fenomeni e squadre perfette vincono i bravi e pettinati. Messi vomita e fa vomitare, il Brasile è come l’Arsenal, Blatter come Putin. Coraggio, tra un mese c’è la Premier League. Jack O'Malley 15 LUG 2014
Bolle e balle do Brasil Lanfranco Pace, che non sempre c’ha azzeccato, riscrive il suo Mundial e rivendica: sono un polpo Paul che va dove mi mandano le scosse che io stesso mi infliggo. 12 LUG 2014
Neymar: "Ho rischiato di rimanere paralizzato" La stella del Brasile racconta in lacrime l'infortunio subito da Zuniga. Redazione 11 LUG 2014
Il bicchiere finale Argentina o Germania? Il Bar Sport fogliante si interroga tra profezie mancate e colpi di sonno. 11 LUG 2014
Gli “asini verde oro” che temono di trovare in freezer un altro gol di Klose Visto? Non è un paese di cuorcontenti, tutto samba, spiaggia e capirinha ghiacciata. La tristezza sgomenta di un popolo intero in mondovisione toglie finalmente al Brasile for export quell’aria sciocchina da bionda scema. Angela Nocioni 10 LUG 2014
Il Genio tedesco ovvero Fichte a Belo Horizonte (ma senza scarponi) Non importa come si chiamino né chi abbia fatto gol o no. Conta che l’altroieri undici valchirie barbute hanno passeggiato sui corpi esanimi e dannati del Brasile. Alessandro Giuli 10 LUG 2014
Al Foglio va forte l’Olanda (più per le canne che per Spinoza) ma anche il culo argentino non scherza Lungotevere Raffaello Sanzio. E’ il giorno della prima semifinale, e il Bar Sport fogliante si ritrova con qualche defezione ma la solita chiarezza di idee. 08 LUG 2014
Leggere Hegel per capire che la Germania può farcela Gary Lineker dopo il complicato, adrenalinico 2-1 contro l’Algeria negli ottavi, non ha resistito e ha twittato, citando se stesso. “Il calcio è un gioco undici contro undici nel quale alla fine vincono i tedeschi”. Pierluigi Pardo 08 LUG 2014
Niente sorprese al Mondiale: in semifinale ci sono le squadre più forti Manca sempre qualcosa, alle piccole. Questa è la morale di un Mondiale bellissimo, che illude chiunque di potercela fare e poi risistema le gerarchie in modo classico. La Germania, il Brasile, l'Argentina e l'Olanda. Sono andate tutte avanti, tra patemi e vittorie di misura, equilibrio e sfumature che fanno la differenza. Pierluigi Pardo 06 LUG 2014
Dediti alla causa, campioni, ma timidi. E’ un Mondiale senza leader Lo si diventa, diceva Max Weber, con dedizione, determinazione, spirito di sacrificio e speranza. E timore nei propri avversari. Il calcio però è maledettamente più complicato della politica. 04 LUG 2014