Vaticano argentino. Papa Francesco alla Misa Criolla Oggi alle 18 note sudamericane a San Pietro. Creata nel 1964 dal compositore e studioso di folklore argentino Ariel Ramírez è diventata un successo mondiale suonata e cantata in tutto il mondo. Maurizio Stefanini 12 DIC 2014
Fuori di seno Tette offensive. Camille Paglia contro i capezzoli di Madonna, storia di un’ossessione. Qualcuno si è sentito davvero offeso dalle tette della cantante? Ha fatto il suo show, un po’ di foto sexy su un magazine e un’intervista in cui rimpiange Jean-Michel Basquiat e gli anni folli in cui tutti erano artisti. 11 DIC 2014
Mango d’oro Si chiamava Pino, veniva dalla Basilicata, abitava a Mentana e me l’aveva detto che un giorno…Era quarant’anni fa – metà anni Settanta. Diceva che scriveva canzoni, che avrebbe cantato canzoni, che le sue canzoni le avrei sentite sul disco, mica solo sussurrate (forse qualcuna la sussurrò) al bancone di un bar di periferia. Stefano Di Michele 09 DIC 2014
Scala, doveva essere un trionfo e lo è stato Diario della prima dove era in scena il "Fidelio" di Beethoven. Scontri all'esterno del teatro mentre Renzi e Napolitano disertano. Era l'ultima di Barenboim come direttore musicale. Jacopo Pellegrini 07 DIC 2014
Bob Dylan, nella cantina di Big Pink “The Basement Tapes Complete”, ovvero l’estate del ’66 del cantautore, il suo caos controllato e tutte le sue fantastiche leggende. Stefano Pistolini 23 NOV 2014
La nuova guerra di Apple Come si riconquista il mercato discografico? Gli eredi di Jobs entrano nel grande risiko della musica in streaming (con Beats). Sfida a Spotify e Google. Occhio ai vostri iPhone. 21 NOV 2014
Taylor Swift prova che siamo ancora disposti a pagare la musica La cantante con rossetto cremisi ed espressione “oh my god!” ha venduto abbastanza da far riscoprire l’acqua calda: nella musica il rapporto fra domanda e offerta se la passa a meraviglia. Lo streaming è il futuro, ma bisogna ancora trovare l’assetto virtuoso, come sa bene anche Google. 14 NOV 2014
Squadra che vince si cambia, per vincere meglio. “X Factor” oggi fa così Da parecchi anni nella tv italiana si assiste al fiacco ripetersi stagione dopo stagione di ciò che l’anno prima ha funzionato in termini di pubblico e pubblicità. Si rischia raramente di osare qualcosa di nuovo, si mantiene lo stesso livello qualitativo e si munge la mucca degli ascolti finché c’è il latte dello share. Redazione 06 NOV 2014