Dopo averli svuotati e derisi, ecco ora gli appelli su “valori” e “identità” Nel discorso di lunedì alle Camere riunite è risuonata la strana dissonanza di questi giorni tra parole e vita, che contraddistingue Hollande e molti leader del nostro povero Occidente in questi giorni. 35 minuti di discorso guidati e contrassegnati dalla parola “guerra”. Giovanni Maddalena 18 NOV 2015
Ci balocchiamo con “Imagine” di John Lennon mentre il jihad ammazza E’ lo stesso clima del post Londra 2005. Anche allora quasi tutti i direttori di giornali si spesero in lacrimose geremiadi sul fatto che no, i terroristi non avrebbero cambiato “il nostro stile di vita”. Il 7 gennaio avevano tirato tutti un sospiro di sollievo, “è per i vignettisti”, dissero. Oggi è più difficile pensare che non li riguardi tutti. 15 NOV 2015
"Difenderemo i nostri valori". Già, ma quali valori? Non si può “difendere” nulla, né “vincere” nulla, senza che ciò per cui ci si deve battere valga la pena effettivamente, come contenuto, come concetti e come piacere. Soprattutto, senza che ciò per cui ci si batte riempia di contenuto pieno di vita le parole altrimenti vuote e retoriche, che dobbiamo presentare come risposta a quei ragazzi appesi dalle finestre del Bataclan. Giovanni Maddalena 15 NOV 2015
Ipocrisie e non solo. La tempesta perfetta dietro il dramma di Parigi Non avendo elaborato un piano in Siria, ora ci troviamo costretti a gestire tutto quel che ne è derivato, come la crisi migratoria. In che senso serve subito il partito del "hit reset" - di Paola Peduzzi 15 NOV 2015
Il messaggio che si nasconde dietro la scelta islamista di colpire il Bataclan Il Bataclan, storico locale su Boulevard Voltaire, è uno di quei posti eclettici dove quasi tutti i giovani parigini sono stati almeno una volta: per una serata a tema, per un DJ set, per una “ soirée étudiante ” (serata degli studenti, con prezzi accessibili e drink ben shakerati ma niente di più), oppure per un concerto. Cynthia Martens 14 NOV 2015
La nuova "Soumission" e l'islamismo. Perché Parigi è odiata come “capitale della blasfemia” Hanno colpito Parigi “capitale della blasfemia”, come la chiamano gli islamisti nei loro forum. La città non soltanto di Charlie Hebdo con la sua irriverenza, ma della “Soumission” di Michel Houellebecq, degli ultimi intellettuali liberi d’Europa 14 NOV 2015
Parlando di "follia jihadista" l'occidente costruisce la propria sconfitta All'ennesimo giornalista che parla di "follia jihadista" commentando gli attentati di Parigi si capisce con quanta meticolosità l'Occidente stia costruendo la propria sconfitta. Siamo (ma presto saremo stati) una civiltà incapace di trovare una giustificazione al male se non ricorrendo alla psicologia, a trame intime degli individui la cui ricerca ossessiva e ombelicale ci impedisce di comprendere e valutare seriamente le ragioni della politica e soprattutto della religione. Antonio Gurrado 14 NOV 2015
Il benedetto africano "Il problema dell’uomo occidentale, oggi, è che vive come se Dio non esistesse. La maggior parte delle popolazioni occidentali non vede ormai in Gesù nient’altro che una specie di idea, ma non un fatto e ancora meno una persona”. Robert Sarah non avrebbe immaginato di pronunciare queste parole quando da bambino giocava a calcio nel villaggio di Ourous, in Guinea. 31 OTT 2015
Occidente, guerra, inazione e senso di colpa Perché i progressisti immaginari sottovalutano ancora i fanatismi islamisti. Molti osservatori hanno già notato che le barbarie commesse dal sedicente Califfato o da Boko Haram o da altre formazioni fanatizzate e oscurantiste non suscitano sdegno e mobilitazione negli ambienti progressisti Redazione 17 OTT 2015
Notiziola: è morto l’uomo occidentale Notiziola. L’uomo occidentale rischia di scomparire, con tutto il carico del suo miglior talento. Forse è già scomparso, e di questo tramonto, guardato con impassibilità, senza tenerezze romantiche, sono responsabili la politica, la cultura, il diritto e anche per la sua parte la chiesa modernista. 16 OTT 2015