Sabina Guzzanti e il complotto della Xylella. Tutta colpa del Tap Dopo aver sostenuto che il batterio era stato diffuso per sostituire gli ulivi pugliesi con quelli Ogm, ora ci spiega che l'obiettivo, in realtà, è quello di preparare la strada al gasdotto. Sembra una scena di Amici miei, ma è tutto vero 03 APR 2017
Un altro improbabile complotto per Sabina Guzzanti La comica sta girando l’Italia per promuovere il suo film sulla trattativa Stato-mafia e in ogni in città in cui fa tappa scopre cose indicibili, svela trame, complotti e cupole. Ma ultimamente non ne azzecca una - di Luciano Capone 28 MAG 2015
Gli ulivi pugliesi ammalati e lo scatto pavloviano degli intellò anti Ogm La vicenda degli ulivi pugliesi colpiti dalla Xylella rischia di trasformarsi, da seria emergenza fitosanitaria, a caso di scuola dell’isteria collettiva che sempre più frequentemente colpisce questo paese, perennemente in cerca di soluzioni magiche a problemi complessi. Giordano Masini 24 MAR 2015
Il "grande complotto" degli ulivi salentini Deriva surrealista di una campagna ambientalista. Guzzanti, Sud Sound System e grillini spiazzati da un articolo del Foglio che sbugiarda la "Spectre israelo-brasiliana" degli Ogm in Puglia. Complottisti in tilt, prima rilanciano e poi accusano. 23 MAR 2015
Trattativa di flop in flop Michele Santoro ci ha provato in ogni modo, pensava di risollevare gli ascolti della sua sfortunata trasmissione, non gli sembrava vero che la Trattativa fosse tornata sui giornali e in prima pagina. Risultato degli sforzi di Michelone? Disastro, spettatori in fuga. Redazione 01 NOV 2014
La signorina flop flop Non ha mai avuto la faccia da monella dispettosa, Sabina Guzzanti, attrice comica affezionatasi al grottesco, tipo quello del tweet di solidarietà ai boss Riina e Bagarella, imputati “privati del diritto”, ha scritto, di assistere alla deposizione di Napolitano nel processo sulla cosiddetta “trattativa”. 13 OTT 2014
Caselli vittima del suo fantaracconto Il film “La trattativa” di Sabina Guzzanti, con la sua versione faziosa e fantasiosa delle relazioni tra stato e mafia, sarebbe dovuto piacere sicuramente a Gian Carlo Caselli, che dai tempi del fantaprocesso contro Andreotti si è caratterizzato come il capofila di questa sorta di super-genere narrativo manettaro. Redazione 10 SET 2014