Il caso libico va trattato con una strategia non-standard Certamente l’Italia, perché nazione più esposta a rischi gravi sia sul piano della sicurezza sia su quello economico, deve farsi parte attiva per una strategia di stabilizzazione della Libia perché in via di somalizzazione a ridosso dei suoi confini e in procinto di diventare una piattaforma operativa dello Stato islamico. Carlo Pelanda 19 FEB 2015
Tutti schierati con la soluzione politica in Libia (che non esclude i fucili) Ieri una parte importante della comunità internazionale si è schierata con la cosiddetta soluzione politica alla guerra in Libia, che riassunta può suonare così: prima le due parti impegnate nel conflitto devono cessare di combattersi, devono trovare un accordo di compromesso; se così sarà, allora riceveranno dall’esterno ogni tipo di aiuto. 19 FEB 2015
E’ ora di trovarci un nome per capire chi siamo (e crociati non va bene) Che cosa c’entra il linguaggio con la guerra allo Stato islamico. Un paio di giorni fa alla definizione del ministro Gentiloni come “crociato” qualcuno ha detto: “Un signore così perbene…”. E i post più o meno ironici sui crociati “de noantri” si sprecano. Giovanni Maddalena 18 FEB 2015
Islam? “La rivoluzione di Sisi o il caos: non c’è altra scelta” Parla l'islamologo gesuita Samir Khalil Samir. “La guerra, in questa situazione, se puntuale ed efficace, è giustificata. Non c’è soluzione nell’immediato. Sta vincendo chi vuole tornare ai tempi di Maometto. I cristiani vanno crocifissi, è scritto nel Corano”. 18 FEB 2015
#LAVOLTACHENONSISCHERZA Renzi e la Libia. Farsi guidare dall’interesse nazionale e non dallo spettro della legalità internazional. Non sempre si può dipendere dal wording di una risoluzione, cioè dalla calibratura di equilibri diplomatici che spesso non si trovano in una disperata lotta contro il tempo e contro i veti. 18 FEB 2015
Chi c'è e chi non c'è nella “coalition of the willing” di Sisi Per ora di stati che hanno la volontà di un intervento militare in Libia contro lo Stato islamico non se ne vedono molti 18 FEB 2015
Cinque punti sulla guerra in Libia Un paese diviso tra est e ovest, con due Parlamenti e due premier ma dove in realtà a comandare sono le milizie locali. Ecco perché lo Stato islamico guadagna terreno e qual è il suo reale peso nel conflitto. Redazione 17 FEB 2015
Come si salva la Libia Se si va, servono i “boots on the ground” con un contingente di 100 o 150 mila uomini. Con soluzioni minimali il Califfato non si ferma Carlo Panella 17 FEB 2015
Perché l’Italia è (e forse resterà) un paese inadatto a guidare una guerra. Indagine Finora di dirompenti blitz notturni s’è visto solo quello di venerdì notte, quando alla Camera, praticamente in solitaria, la maggioranza ha modificato con un emendamento l’articolo 78 della Costituzione, quello che regola le modalità della dichiarazione dello “stato di guerra”. 17 FEB 2015