Dopo l’attacco in Texas L’Fbi vede gli attentati in anticipo, ma vuole meno segreti da Apple & Co. Per il direttore dei federali il proselitismo jihadista “è come un demone sulla spalla che dice uccidi, uccidi, uccidi” 09 MAG 2015
La scelta di Hirsi Ali La dissidente islamica sostiene Cameron, “l’unico determinato contro il flagello islamista” Redazione 08 MAG 2015
Così "Hollande d'Arabia" e la gauche francese diventano i nuovi beniamini del Qatar I legami tra il capo dell'Eliseo e le monarchie sunnite si fanno sempre più stretti. Insieme a lui molti esponenti terzomondisti alla "Je suis Charlie". Ma a cui non interessano le relazioni ambigue tra i qatarioti e il terrorismo islamico. Mauro Zanon 07 MAG 2015
Ohibò, i francesi hanno un Patriot Act Più sicurezza e meno privacy contro il terrore. Ora lo sa pure la gauche Redazione 06 MAG 2015
La Primavera araba spiegata dall’ex vice della Cia (affranto) “Credevamo avrebbe segnato la fine di al Qaida, e invece ora c’è jihad ovunque. Ci affidavamo troppo agli alleati locali”. Cosa dice il libro di Michael Morell. 06 MAG 2015
Joe Dunford, il generale scettico sulle idee ritiriste di Obama Il presidente nomina capo delle Forze armate un figlio della guerra al terrore, contrario a ritiri frettolosi e date di scadenza. 06 MAG 2015
Kamikaze da salotto Il terrorista che ha ucciso gli studenti cristiani di Garissa era il figlio di una ricchissima famiglia keniota. Lo Stato islamico è stato ribattezzato “l’organizzazione terroristica più ricca del mondo” (tre miliardi di dollari all’anno le sue entrate). 27 APR 2015
La falsa coscienza del drone Le “operazioni cinetiche” dall’alto, remote e chirurgiche, si mostrano per quello che sono: espedienti dell’Amministrazione democratica per non dover usare la parola guerra. 25 APR 2015
Anche l’Università di Belfast si autocensura su Charlie Hebdo Cancellata una conferenza sulla strage di gennaio a Parigi. Il rettore usa la sicurezza come scusa, proteste per la libertà di espressione Cristina Marconi 25 APR 2015
La crisi della guerra dei droni Secondo le regole di Obama quel missile non doveva essere sparato. L’Amministrazione pensava che dopo il ritiro delle truppe dall’Afghanistan quel tipo di bombardamento non sarebbe stato più necessario e il rischio di errori – come nel caso di Lo Porto – avrebbe superato i vantaggi 25 APR 2015