Vignette e ipocrisia. Parla Flemming Rose Era una morte annunciata, quella di Stéphane Charbonnier, il direttore di Charlie Hebdo. Il suo nome era finito nella black list di al Qaida pubblicata sulla rivista Inspire insieme ad altri otto nomi. Uno è quello del giornalista danese. 13 GEN 2015
Emozione e vuoto politico Ai bordi della grande marcia senza parole contro un nemico che si ha paura di conoscere. Oltre la piazza L’Europa è la patria dell’emozione, ma il cuore dolente cozza contro la fredda determinazione del jihad. Redazione 13 GEN 2015
Terroristi in bolletta La violenza è politica, c’entra poco o nulla con povertà e istruzione Teorie economiche anti vulgata. La povertà, la mancanza d’istruzione, la disuglianza: ecco le cause profonde dell’estremismo e del terrorismo. Peccato che la popolarità della tesi in questione sia direttamente proporzionale alla scarsità di sue dimostrazioni scientifiche. Marco Valerio Lo Prete 13 GEN 2015
Hollande rende omaggio ai poliziotti uccisi negli attacchi terroristici di Parigi Redazione 13 GEN 2015
In Francia resta l'allerta. Gentiloni: "Nessun paese vuole abolire Schengen" Prosegue la caccia ai presunti complici di Coulibaly. Migliaia di agenti a protezione delle scuole ebraiche del paese. Charlie Hebdo annuncia che continuerà a pubblicare vignette su Maometto. Sarkozy e Orban: "Basta immigrati". Ma il ministro degli Esteri italiani smentisce ogni discussione sull'abolizione dell'area di libera circolazione. Redazione 12 GEN 2015
IDEE E TRISTI VERITA' Fanculo lo sdegno, siamo in guerra, andiamo al sodo, scrive Umberto Silva. Loro sono assassini che vanno combattuti, ma anche combattenti di una loro guerra che non capiamo. Loro sono assassini, ma io non sono, noi non siamo esattamente Charlie, non tutti lo siamo, anche se la circostanza ci costringe a dire che lo siamo, dice Alfonso Berardinelli. Idee e tristi verità dopo la strage islamista a Parigi. Redazione 12 GEN 2015
Non sono Charlie e non rido di tutto. Men che meno della loro religione minacciosa Loro sono assassini che vanno combattuti, ma anche combattenti di una loro guerra che non capiamo. La loro idea della religione è aberrante, almeno dall’attuale punto di vista cristiano, per il quale la chiesa ha chiesto perdono del rogo di Giordano Bruno avendo assimilato la lezione dell’Illuminismo. Loro sono assassini, ma io non sono, noi non siamo esattamente Charlie, non tutti lo siamo, anche se la circostanza ci costringe a dire che lo siamo. Alfonso Berardinelli 12 GEN 2015
La Digos nega qualsiasi minaccia imminente al Vaticano Ieri si era diffusa la notizia di possibili attentati alla Santa Sede da parte dello Stato islamico. L'informativa, aveva riferito la tv israeliana, era dei servizi segreti americani. Redazione 12 GEN 2015
Charlie Hebdo, i tre giorni che sconvolsero l’Europa Cronaca del massacro. I kalashnikov, gli ostaggi, la fuga finita nel sangue e il terrore islamista dentro casa. Redazione 12 GEN 2015
#JeSuisKouachi e #JeSuisCoulibaly: ecco perché Una pena profonda e un’ammirazione per il loro fanatico coraggio mi legano ai nemici, ai fratelli Said e Sherif Kouachi e a Amely Coulibaly. In un certo senso, di origine cristiana, #JeSuisKouachi e #JeSuisCoulibaly. Hanno assassinato persone più o meno come me. 11 GEN 2015