Il nuovo “gold standard” di Apple con i MacBook Pro
La dichiarazione di guerra tra Apple e Microsoft non c'è mai stata, ma la tacita competizione tra i due colossi segna un nuovo punto di svolta. Se da Redmond si esaltano per Surface Studio, a Cupertino si gonfiano il petto per i nuovi modelli di MacBook Pro. Innovazione? Tanta. In vetrina c'è il touch bar, schermo retina multi-touch completamente personalizzabile che rimpiazza i tasti funzione: comandi affidati direttamente alle dita per consentire “nuovi livelli di interattività”.
“Abbiamo la migliore linea di prodotti di sempre”, azzarda il ceo di Apple Tim Cook, parlando addirittura di nuovo “gold standard”. Di sicuro il nuovo MacBook Pro è più luminoso del 67 per cento e consuma meno energia. È stata anche introdotta la touch ID per il riconoscimento dell'impronta, colmando in questo senso il gap con iPad e iPhone. Il laptop si affida al chip I7 di Intel e ha quattro porte Thunderbolt, memoria da 2133MHz, più vigore grafico e velocità del disco SSD, ora fino a 2TB. Soltanto la ram non fa passi avanti, fermandosi a 16 giga. È “il più sottile e leggero” della storia, fa notare Apple. Disponibile in due formati da 13 e 15 pollici e in due colori, grigio e grigio scuro, il prezzo parte da 1749 euro e arriva a 2799, a seconda dei modelli.
A Cupertino non si sono fermati qui, mostrando nell'auditorium i muscoli di Apple TV: nell'ultimo anno 8000 app, di cui 2000 giochi. L'app del tutto inedita è Tv: porta tutti i flussi video dell'utente in un singolo contenitore, su Apple Tv, iPhone e iPad. È governabile da Siri attraverso il Siri Remote dell'Apple Tv, almeno nei paesi in cui la funzionalità è disponibile (non in Italia).