Facebook prova ad arginare il revenge porn
A breve sarà più semplice rimuovere le immagini private pubblicate in rete senza aver dato il consenso. Lo strumento sarà attivo anche su Messanger e Instagram
Ieri Facebook ha detto di voler mettere in pratica nuove iniziative per contrastare il revenge porn, cioè la diffusione di immagini private pubblicate senza il consenso delle persone ritratte. Per arginare il fenomeno sarà più semplice segnalare questo tipo di fotografie, che saranno rimosse dopo una verifica fatta dal team Facebook. Dopo la segnalazione sarà inoltre chiuso il profilo responsabile della pubblicazione e verrà impedito di ripubblicare la stessa immagine grazie a un sistema automatico di confronto e identificazione delle fotografie. Lo strumento sarà disponibile anche su Messenger e Instagram, le due piattaforme di Facebook, ma per il momento non su Whatsapp.
“Siamo costantemente alla ricerca di nuovi modi per migliorare gli strumenti che offriamo ed è diventato evidente che serviva intervenire anche su questo fronte, creando un’arma unica per contrastare questo fenomeno che dilaga in diversi posti nel mondo” ha detto alla Bbc Antigone Davis, il capo della sicurezza di Facebook. L'azienda di Zuckerberg ha messo a disposizione degli utenti anche una breve guida per spiegare perché ha deciso di intervenire contro il revenge porn e come comportarsi se si vogliono segnalare contenuti ritenuti inappropriati.
I casi di revenge porn sono molti e molto difficili da affrontare, ha spiegato alla Bbc Laura Higgins, la responsabile della linea telefonica inglese creata per le vittime di questo fenomeno. Si tratterebbe di 6.200 casi dall’inizio del 2015 a oggi, spesso relativi a donne che concludono relazioni. “è un’esperienza assolutamente devastante da dover affrontare”, spesso caratterizzata da disordini post traumatici da stress dovuti all’impatto degli episodi online sulla propria vita reale: perdita del lavoro, problemi con nelle relazioni sentimentali o con i figli.