Lo spettacolare doodle per ricordare Méliès

L'animazione che Google ha dedicato al "secondo padre del cinema" è la prima che può essere guardata anche con un casco per la realtà virtuale

Redazione

Oggi Google celebra il "secondo padre" del cinema (dopo i fratelli Lumière), Georges Méliès, con un doodle: una speciale modifica temporanea del logo in homepage. Quello per Georges Méliès, intitolato “Viaggio nella Luna”, è il primo doodle di Google interattivo a 360 gradi, e può essere guardato anche con un casco per la realtà virtuale. È stato realizzato da Google Spotlight Stories, Google Arts & Culture e dalla Cinémathèque Française, e mostra alcune delle stupefacenti invenzioni di Méliès.

   

Méliès nacque e morì a Parigi, (1861 – 1938). Fu prestigiatore, scenografo, attore e regista e a lui è attribuita l'invenzione numerose tecniche cinematografiche, in particolare del montaggio, la caratteristica più peculiare del nascente linguaggio. È universalmente riconosciuto come il "padre" degli effetti speciali. Scoprì accidentalmente il trucco della sostituzione nel 1896 e fu uno dei primi registi a usare l'esposizione multipla, la dissolvenza e il colore (dipinto a mano direttamente sulla pellicola). Il critico e storico del cinema Georges Sadoul lo definì "Il Giotto della settima arte". Il suo film più noto è Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune), del 1902. Questo e altri suoi film richiamano direttamente o indirettamente l'opera di Jules Verne e sono considerati i primi film di fantascienza. Il film fu il primo successo cinematografico mondiale e anche uno dei primissimi casi di pirateria: degli agenti di Thomas Edison corruppero il proprietario di un teatro a Londra per ottenere una copia di Viaggio nella Luna, dalla quale Edison stampò centinaia di copie per proiettarle a New York, senza pagare nulla a Méliès. Nel suo film Le manoir du diable si possono rintracciare le origini del cinema horror. Tra il 1900 e il 1912 il successo di Méliès fu strepitoso e influenzò profondamente gli operatori già attivi (Edison e gli stessi Lumière) e contribuì alla genesi del linguaggio cinematografico per gli autori futuri.

  

 

Secondo la sua autobiografia romanzata, Méliès avrebbe scoperto il montaggio accidentalmente, mentre stava filmando all'aperto, presso Place de l'Opéra a Parigi: a un certo punto la cinepresa si sarebbe accidentalmente inceppata e poco dopo ripartita; nella fase di sviluppo poi Méliès si accorse con stupore che, arrivato al punto in cui stava filmando il passaggio di una carrozza, questa improvvisamente scompariva per fare posto a un carro funebre. Per quanto vero o falso, l'aneddoto sintetizza bene quello che sarebbe stato di lì a poco il senso del montaggio per Méliès, ovvero un trucco per operare apparizioni, sparizioni, trasformazioni, salti da un luogo all'altro, da un tempo all'altro, ecc. Uno strumento quindi per mostrare metamorfosi "magiche".

 

Mountain View ha creato oltre 2.000 doodle, speciali modifiche temporanee del suo logo in homepage. All’inizio celebravano le festività più diffuse, oggi rappresentano molti eventi e anniversari, dalla nascita di Audrey Hepburn alla grande eclissi americana. L’idea è nata nel 1998, quando i fondatori volevano comunicare la loro partecipazione al festival Burning Man nel deserto del Nevada. Oggi la creazione dei doodle è compito di un team di illustratori di talento e ingegneri.

 

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