editoriali
TikTok batte Google
Il social è il re del traffico internettiano, e dovremmo prenderlo sul serio
Ora TikTok è più popolare di Google, secondo la classifica Cloudflare del traffico internettiano: nel 2020, la piattaforma di condivisione di video era al settimo posto, ora è prima, davanti a Google, appunto, Facebook, Microsoft e Apple, anche se il confronto è impreciso perché i dati dell’anno scorso riguardano soltanto gli ultimi mesi. Il salto però c’è, e forse non c’era nemmeno bisogno di una classifica per saperlo, basta vedere come anche gli altri player di questo mercato in perenne crescita e trasformazione abbiano introdotto format molto simili a quelli di TikTok. O basta vedere come i politici si sono buttati sul cosiddetto social dei ragazzini sfidando ogni genere di imbarazzo: Politico ha pubblicato un articolo quasi tenero su come il team Biden faccia fare cose molto cringe e molto comiche al presidente su TikTok in modo deliberato, nella speranza che questo approccio possa risultare alla fine se non votabile almeno non disprezzabile.
Questo sorpasso ha molte implicazioni soprattutto per quel che riguarda l’informazione, perché secondo gli esperti di media TikTok viene sempre più utilizzato come una fonte, proprio come accadeva con Google e come accade con altri social, ma gli strumenti di verifica e controllo di TikTok sono meno raffinati e di recente introduzione — per non parlare della proprietà cinese e del funzionamento dell’algoritmo di TikTok che ha per ora avuto soltanto la fortuna di non essere sottoposto allo stesso scrutinio di Facebook e di Marz Zuckerberg. Poiché la storia recente ha insegnato molte cose sul legame tra social e disinformazione, sarebbe utile smettere di trattare TikTok come il social dei video scemi per ragazzini: questa volta non si può dire che non ci eravamo accorti di nulla.