Editoriali
Capire la sfida tra Apple e Amplifon: quando la concorrenza fa bene all'innovazione
Quello fra le due società è uno scontro solo apparente: l’IA potrebbe rivelarsi un’opportunità per sviluppare una maggiore attenzione alla prevenzione uditiva, senza minacciare le vendite dei dispositivi acustici tradizionali
Un esempio di quale potrebbe essere l’impatto delle applicazioni dell’intelligenza artificiale sull’industria tradizionale è rappresentato dai nuovi AirPods di Apple che fungono non solo da apparecchi acustici ma sono anche capaci di eseguire in modo rapido il test dell’udito condividendone il risultato con gli operatori sanitari. Insomma, una tecnologia d’avanguardia, validata scientificamente e che tra non molto sarà disponibile in 100 paesi del mondo. La prima reazione degli investitori ieri è stata di penalizzare il titolo Amplifon a Piazza Affari (ha perso circa il 2 per cento dopo essere arrivato a meno 5) preoccupati per le prospettive di mercato della società fondata dall’intraprendente militare inglese Charles Holland, che dopo la Seconda guerra mondiale si stabilì in Italia e sposò un’italiana (la loro figlia, Susan Carol Holland, è oggi l’azionista di riferimento). In realtà, una sostituzione d’emblée degli apparecchi tradizionali con i nuovi auricolari di Cupertino è esattamente ciò che non avverrà.
E a dirlo sono gli analisti internazionali (tra i quali esperti di BofA, Hsbc, Bnp Paribas e Carnegie) secondo i quali gli operatori del settore addirittura si avvantaggeranno dell’arrivo dei nuovi AirPods per il fatto che genereranno una più veloce transizione verso i classici dispositivi acustici. E poi, vuoi mettere l’abbattimento dello stigma della sordità grazie ad auricolari legati allo status symbol dell’iPhone? Insomma, secondo gli analisti aumenterà la consapevolezza sull’importanza della prevenzione uditiva a ogni età e questo si rifletterà sulle vendite degli apparecchi tradizionali. E poi c’è un tema di target di mercato: gli AirPods di Apple sono utili per disturbi dell’udito di lieve-moderata entità, quelli di Amplifon (e dei produttori specializzati) di moderata-grave entità e come tali necessitano di tecnologie più complesse. L’intelligenza artificiale sta ponendo sfide immense al mondo delle imprese come in una nuova rivoluzione industriale, ma non è detto che il risultato finale non sia un passo in avanti per tutti.
Cose dai nostri schermi