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Foto LaPresse
Editoriali
Intelligenza artificiale ed energia atomica. Il progetto francese per competere con gli Usa
La Francia mostra come l’IA ha dato nuova gioventù al nucleare. E I due settori sembrano destinati a tenersi per mano per camminare insieme
La Francia è uno dei paesi meglio posizionati in Europa nello sviluppo dell’Intelligenza artificiale (IA), tema che è al centro del Summit internazionale di due giorni organizzato da Emmanuel Macron. Il presidente francese crede molto nell’opportunità delle nuove tecnologie, tanto da aver costituito un’unità sull’IA, guidata dall’economista dell’innovazione Philippe Aghion. Ma nella corsa globale per l’IA, la Francia intende sfruttare un importante vantaggio competitivo: l’energia nucleare che, in un paese con una flotta di 18 centrali e 57 reattori, abbonda. Come riporta il Wall Street Journal, Parigi impegnerà un gigawatt di energia atomica per un nuovo progetto di calcolo basato sull’IA, che sarà in grado di competere con il progetto Stargate negli Usa di SoftBank e OpenAI. Gli investimenti in Francia nei progetti di IA saranno, secondo Macron, circa 109 miliardi di euro. E per gli investitori il tema dell’energia è fondamentale, dato che il settore ha enormi consumi di elettricità.
La rivoluzione dell’IA ha così dato una nuova gioventù all’energia nucleare, che sembrava ormai in dismissione soprattutto in Occidente, proprio perché l’atomo ha due caratteristiche: garantisce elettricità pulita (come le fonti rinnovabili) e continua (come le fonti fossili). I colossi del Big Tech come Google, Amazon e Microsoft stanno investendo in progetti nucleari, in particolare nei reattori modulari di piccola scala (Smr), per alimentare la loro industria energivora. E così stanno facendo altri stati come l’Argentina, che ha rilanciato il proprio programma nucleare con l’obiettivo di attirare i data center e i grandi investitori internazionali di Big Tech. L’IA e il nucleare hanno una relazione complementare e simbiotica: da un lato gli investimenti in IA funzionano da catalizzatore per migliorare performance e sicurezza dei reattori, dall’altro l’incremento di produzione di energia nucleare – costante e pulita – alimenta le crescenti necessità energetiche dell’IA. I due settori sembrano destinati a tenersi per mano per camminare insieme.
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