Editoriali
Non è l'Arena, è un circo
Gli italiani distinguono tra informazione e intrattenimento, e si vaccinano
Nonostante i No vax e/o No green pass sostengano di essere censurati e perseguitati dal pensiero unico dominante imposto dalla dittatura (nazi)sanitaria, questi personaggi più o meno pittoreschi sono presenti tutti i giorni, spesso più di uno alla volta, su tutte le reti televisive dove esprimono liberamente le loro teorie. L’acme è stata l’ultima puntata del talk-show di Massimo Giletti, dove era stato invitato come ospite d’onore il medico di Biella che si era presentato al centro vaccinale con un braccio di silicone per cercare di ottenere il green pass senza farsi il vaccino. Si possono mai negare una telecamera e un microfono a un tale esponente del genio italico? Giammai.
Oltre a questo brillante esponente del dissenso, a parlare di come affrontare la peggiore crisi sanitaria ed economica del Dopoguerra c’era anche un medico antivaccinista pentito, protagonista di libri e dichiarazioni semplicemente vergognose, una specie di Buscetta dei No vax che svela come funziona l’organizzazione. Poi sono apparsi anche i gemelli Giovanardi, uno Vax e uno No vax, per un confronto in famiglia dopo che a scontrarsi erano stati due ragazzi. “Non è l’Arena”, si chiama la trasmissione, e infatti sembra più un circo. Nei giorni scorsi c’è stato un serrato dibattito tra giornalisti sullo spazio da dare o meno, ed eventualmente in che modalità, agli antivaccinisti. La realtà è che spesso si tratta solo di intrattenimento. E questo, nonostante Giletti tenti di prendersi sul serio, gli italiani lo hanno capito benissimo. Li guardano in televisione e corrono a vaccinarsi. Giovedì siamo arrivati a 100 milioni di dosi somministrate, quasi il 90 per cento di over 12 con almeno una dose. Il paese è nettamente meglio di come viene rappresentato in certi contenitori televisivi.
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