Fuortes al Copasir per rispondere della propaganda russa in Rai
Talk show conditi con posizioni controverse in nome della pluralità di informazione e pensiero. Il Comitato per la sicurezza della Repubblica chiede spiegazioni sulla disinformazione di Mosca in Italia
Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, è stato udito in mattinata al Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica). Ma cosa c’entra la Radiotelevisione italiana con la sicurezza della Repubblica? Il motivo è presto detto: la propaganda russa e la disinformazione sui talk show, anche in Rai, va indagata e affrontata.
L'ultimo a manifestare preoccupazione perché i talk nostrani hanno scelto di fungere da cassa di risonanza della propaganda di Mosca è stato Enrico Letta, in un’intervista pubblicata oggi sul Foglio: “Mi capita spesso di vedere dibattiti in Francia, e in altri paesi come l’Inghilterra, e non riscontro fenomeni come quelli che osserviamo da molti mesi in Italia”. Va proprio in questa direzione il punto sette della bozza sulle linee guida della commissione di Vigilanza Rai sugli ospiti delle trasmissioni informative del servizio pubblico, ossia “attuar strumenti finalizzati a contrastare la diffusione di fake news prevedendo un osservatorio permanente o iniziative di formazione o sensibilizzazione” di conduttori e collaboratori.
L’accordo sulle nuove linee guida però non è stato trovato. Movimento 5 stelle e Fratelli d’Italia si sono schierati contro la nuova bozza. I grillini parlano di ingerenza politica, i meloniani spiegano che il servizio pubblico deve essere di tutti cittadini italiani e non deve diventare voce del governo. Ma, mentre un'opposizione di FdI era preventivabile essendo fuori dalla maggioranza, meno giustificabile è la posizione del Movimento, che è l’unico partito del governo a respingere la mediazione proposta dal presidente della commissione di Vigilanza Alberto Barachini – leitmotiv che si ripete spesso negli ultimi tempi – e dovrà quindi presentare, la prossima settimana, una propria proposta. Una proposta che magari non tolga spazio ad Alessandro Orsini (che definisce Conte un "illuminato").
Tornando ai talk-show, l’audizione di Fuortes al Copasir segue proprio le polemiche nate dal programma di Bianca Berlinguer, Cartabianca, che ha spesso ospitato Alessandro Orsini, con le sue controverse posizioni, e Nadana Fridrikhson. Si era addirittura paventata l’ipotesi di chiusura del programma ma, probabilmente, sarebbe stato un colpo troppo duro per la pluralità di informazione (della Russia) in Italia.
Politicamente corretto e panettone